Figlia di 16 anni spara e colpisce alla
testa il padre: ancora mistero sui motivi

Giovedì 25 Luglio 2013 di Andrea Zambenedetti
Carabinieri davanti alla casa del dramma
TREVISO - L’istante in cui la ragazza prende in mano l'arma del padre, la rivolge verso il genitore e fa fuoco almeno tre volte il momento cruciale di una storia triste avvenuta ieri pomeriggio a Cusignana di Giavera (Treviso). Pochi secondi che i carabinieri hanno pi volte cercato di ricostruire proprio assieme alla 16enne alla ricerca di una spiegazione plausibile e fedele di ciò che è successo.



Arrivate nel giro di pochissimi minuti, le forze dell'ordine hanno per prima cosa cristallizzato la scena della sparatoria. Mentre la scientifica ha provveduto a fotografare e a raccogliere tutti gli elementi utili, la 16enne è stata sentita sul posto, audizione condotta con le dovute tutele vista la minore età della ragazza. Solo alle 21, accompagnata dal capitano Eleonora Spadati, comandante della Compagnia di Montebelluna, la giovane ha lasciato la sua abitazione. Seduta sul sedile posteriore dell'auto dei carabinieri, è rimasta abbassata per evitare di incrociare gli sguardi dei presenti. Poi il trasferimento nel carcere minorile dove ha trascorso la notte del suo compleanno.



Dalle indagini emerge qualche lite pregressa causata da tensioni che il tempo, invece di smorzare, ha perfino acuite. L'epilogo proprio ieri pomeriggio quando la ragazza, alla vigilia del suo 17esimo compleanno, ha preso in mano la pistola esplodendo almeno tre colpi, colpendolo alla testa, a una gamba e a un braccio. Se si tratti di una pura coincidenza o se proprio discussioni sul modo di festeggiare il compleanno abbiano innescato la disputa finita nel sangue, è tutto da verificare. Nel frattempo gli accertamenti tecnici dovranno chiarire da che distanza la ragazza abbia sparato al padre, tornato a casa in anticipo a causa del temporale.



Andrà anche appurato l'ordine con cui sono stati esplosi i colpi. E infine, aspetto non secondario, come sia riuscita a mettere le mani su quella pistola, fermo restando che in casa ce ne sono diverse. Nelle prossime ore, se le sue condizioni lo consentiranno, anche l’uomo sarà sentito dai carabinieri per dare la sua versione dei fatti.
Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 12:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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