Caro energia, salasso per i Comuni: «Siamo costretti a dover tagliare i servizi»

Mercoledì 9 Febbraio 2022 di Paolo Calia
Anche i Comuni stanno facendo i conti con l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica e del gas

TREVISO -  Costi raddoppiati. In alcuni casi, triplicati. Nei comuni trevigiani stanno arrivando le prime bollette con i maxi rincari tanto annunciati quanto temuti. E i sindaci si mettono le mani nei capelli. E tra comuni grandi e piccoli non c’è distinzione. Gli aumenti colpiscono tutti e risucchiamo fette importanti di bilancio al punto da mettere in serio pericolo l’erogazione dei servizi. I numeri parlano chiaro. A Roncade Pieranna Zottarelli sventola la bolletta per il riscaldamento degli spazi comunali - dagli uffici, alle scuole, alle palestre - e quasi non ci crede: «Siamo passati da 20 a 40mila euro al mese. E questa è solo la bolletta di dicembre. Attendiamo quella di gennaio che potrebbe essere anche peggiore. E parliamo solo di riscaldamento. Poi ci saranno luce e carburante». Il Comune è già corso ai ripari mettendo da parte qualche risorsa: «Intanto abbiamo accantonato 150mila euro per fare fronte solo agli aumenti - annuncia il primo cittadino di Roncade - ma è solo un primo provvedimento.

Di sicuro non basteranno, dovremmo arrivare almeno a 200mila euro». Nei comuni più piccoli tutti stanno correndo ai ripari e di certo non a cuor leggero: «Non possiamo arrivare a dover tagliare dei servizi per pagare delle bollette».


LE DIFFICOLTÀ

Da Treviso a Conegliano fino a Castelfranco gli aumenti in arrivo peseranno sui bilanci per somme che oscillano tra un milione e un milione e mezzo di euro. «E potrebbe anche non essere sufficiente - osserva Mario Conte nella duplice veste di primo cittadino del capoluogo e di presidente regionale dell’Anci - a Ca’ Sugana, al momento, calcoliamo di dove pagare un milione e mezzo in più rispetto allo scorso anno. Tantissimo. Come Anci abbiamo fatto un appello al Governo. I comuni non possono essere lasciati, ancora una volta, da soli. Il rischio è che alcuni servizi saltino. Ma sarebbe folle dover togliere qualcosa ai cittadini per pagare le bollette. E non perché consumiamo di più, ma per il costo delle materie prime». Conte, al di là degli appelli, deve però pensare a far quadrare il bilancio: «Qualche comune, in Italia, ha già cominciato a ridurre il tempo di accensione dell’illuminazione pubblica - sottolinea - io non intendo arrivare a questo anche per una questione sicurezza. Ma, se continua così, qualcosa dovremo pur tagliare. Il rischio è che saltino i bilanci».


LA PAURA

Fabio Chies, sindaco di Conegliano, fa due conti e resta impressionato: «Le bolletta dell’elettricità di dicembre, rispetto a quella di settembre, è triplicata - afferma - abbiamo già accantonato 200mila euro per fare fronte ai maggiori costi, ma già sappiamo che dovremo aumentare la cifra almeno a 500mila e anche di più. Per la nostra amministrazione è un vero salasso. Lo Stato deve intervenire. A Conegliano in termini assoluti, restando all’energia elettrica, il prezzo del kwh, da convenzione Consip, era di 7 centesimi a dicembre 2020; prezzo passato a 32 centesimi a dicembre 2021 e addirittura 39 a gennaio 2022. Più che quintuplicato». Stessa situazione denunciata da Stefano Marcon (Castelfranco): «Noi, all’anno, paghiamo 890mila all’anno per il calore e 500mila per illuminazione pubblica. Cifre che verranno raddoppiate. Non vorrei proprio trovarmi nelle condizioni di dover fare dei tagli per pagare i conti. Questi aumenti vanificano tutti gli sforzi fatti per rendere più efficienti gli impianti e, così, risparmiare. Lo Stato deve intervenire». Chiude Maria Rosa Barazza, presidente dell’Associazione Comuni della Marca: «Quest’anno avremo aumenti molto importanti sia per l’energia elettrica che per il riscaldamento che andranno a pesare ulteriormente su bilanci dei nostri Comuni, già stremati da anni di tagli. La preoccupazione dei sindaci è grandissima: il rischio è che gli enti siano costretti a ridurre le risorse per gli aiuti ai cittadini, specialmente per le fasce più deboli, che invece devono essere ancora più sostenute in questa fase di aumenti dei prezzi. Bisogna che lo Stato sterilizzi il caro-energia che stanno subendo Comuni stanziando risorse adeguate».

Ultimo aggiornamento: 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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