SAN FIOR - Bolletta del gas più che triplicata. Batosta per i titolari dei ristoranti e pizzerie “Calinferno” di San Fior e di Cimetta di Codognè, quest’ultimo con abbinato anche l’albergo. «Tra rincari delle bollette di gas ed energia elettrica e aumento dei prezzi delle materie prime, con pesce e carne che tra novembre e dicembre hanno registrato un rincaro del 30% – testimonia la titolare Sabrina Mariotto – in questo momento ci troviamo a vivere una situazione peggiore di quella innescata dal Covid-19 nella primavera 2020, perché non sappiamo a cosa andiamo incontro».
I CONTI
Per le due utenze del gas i fratelli Mariotto, da trent’anni al timone delle attività nel campo della ristorazione e dell’accoglienza, il 28 gennaio si sono visti recapitare una fattura da 10.215,43 euro riferita al solo mese di dicembre 2021 per 6.847 metri cubi di gas consumato. Un anno fa, dicembre 2020, la fattura era stata di 2.855,62 euro per 6.110 metri cubi.
L’ASSOCIAZIONE
Come i fratelli Mariotto, sono tanti i titolari di bar, ristoranti e pizzerie che in questi giorni devono fare i conti con bollette di luce e gas con importi lievitati. «Se si sente parlare in queste ultime settimane del caro energia, questa è la prova provata di quelli che sono gli aumenti – sottolinea Antonella Secchi direttrice di Ascom Vittorio Veneto con riferimento alla bolletta del “Calinferno” -. Il malcontento che registro tra i miei associati è crescente. O c’è a livello nazionale un provvedimento per contenere i costi, o qui non si vede il modo di far fronte a questi ulteriori disagi». Il malcontento è crescente. Tante le telefonate che Secchi sta ricevendo in questi giorni. «Neanch’io – ammette – credevo che l’aumento potesse essere così fuori misura. Per tutti, dal commercio alla ristorazione, c’è un rincaro su bollette e su materie prime, situazione che aumenta il disagio già innescato dalla pandemia tra quarantene, chiusure per Covid e calo di lavoro».
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