Elezioni 2024 a Vittorio Veneto. Gianantonio Da Re: «Mai alleati con questa destra, noi medaglia d'oro della Resistenza»

Lunedì 1 Aprile 2024 di Claudia Borsoi
Elezioni 2024 a Vittorio Veneto. Gianantonio Da Re: «Mai alleati con questa destra, noi medaglia d'oro della Resistenza»

VITTORIO VENETO (TREVISO) - «Mai per noi sarà possibile un'alleanza con Fratelli d'Italia». È categorico Gianantonio Da Re, ex leghista, anima e regista dell'alleanza siglata con Forza Italia che ha rotto la storica unione del centrodestra. Dopo il no ad un'apertura alla Lega, ecco anche il no categorico a FdI. «Vittorio Veneto è città decorata medaglia d'oro al valor militare per i fatti della Resistenza, quindi qui mai potremmo avere un'alleanza con FdI che ricorda antiche memorie», scandisce il "Baffo". Questo mentre il presidente provinciale dei Meloniani, Claudio Borgia, ha indicato Da Re come da sempre appartenente ad «una frangia leghista che guarda certamente più a sinistra».


LA DIVISIONE
Ex leghisti l'espulso Da Re, il candidato sindaco Gianluca Posocco e il sindaco uscente Antonio Miatto (entrambi non hanno rinnovato la tessera per il 2024) con Forza Italia. Ed ex forzisti, a suo tempo confluiti nella civica Forza Vittorio, alleati del candidato sindaco leghista Giovanni Braido. Ecco l'ulteriore novità emersa ieri, a testimonianza di come l'appuntamento elettorale vittoriese sia ricco di colpo di scena. Michele Toffoli, ex FI e anima di Forza Vittorio, nelle settimane passate aveva avviato con il suo gruppo un dialogo con chi ha fatto nascere Rete Civica per Vittorio Veneto che avrà una propria candidata sindaco. Ieri Forza Vittorio ha annunciato che avrà una propria lista e che sosterrà Braido. «Flavio Tosi parla di buona amministrazione e di ottimo candidato. Peccato che fino a ieri non sapesse nemmeno dove stava Vittorio Veneto - afferma Toffoli - obiettivo vero invece di Tosi e Chies è avere Vittorio debole e succube di Conegliano, dove Chies è sindaco.

Ecco perché abbiamo rotto gli indugi e Forza Vittorio scende a fianco di Braido per una svolta radicale per il bene della città. I veri forzisti saranno qui».


IL PERSONAGGIO
Toffoli aveva contribuito nel 1994 alla fondazione di Forza Italia in città. Era stato consigliere comunale di FI ai tempi in cui Braido era vicesindaco e poi candidato sindaco per FI, l'unica volta che il partito aveva corso in solitaria. Poi l'uscita. E cinque anni fa si era candidato sindaco per Forza Vittorio. «Auguro buon lavoro ai miei amici (Rete Civica ndr) con cui avevo iniziato la strada. Essendo venute meno le condizioni ed essendoci presupposti diversi, come direttivo di Forza Vittorio abbiamo ritenuto di sostenere Braido che ha ottime possibilità di governo della città e potrà dare una svolta radicale a Vittorio Veneto. Penso che chi votava FI farà ora fatica a capire la svolta che ha preso il partito». Oltre alla lista del Carroccio e a FdI, ora anche Forza Vittorio si schiera con Braido. Con Posocco, invece, la lista Toni Da Re sindaco, Forza Italia e un'altra civica guidata dalle assessore Uliana e Caldart. Un contributo alla candidatura del vicesindaco uscente dovrebbe arrivare anche da Vittorio Veneto Viva che ha tra le sue anime anche l'ex assessore Ottavio Pasquotti (Psi). Sul fronte centrosinistra, l'annuncio di Posocco di volter intervenire su villa Papadopoli per trasferirvi la biblioteca non è passato inosservato alla candidata sindaca Mirella Balliana. «Siamo piacevolmente sorpresi che Posocco abbia inserito nel suo programma elettorale, come priorità, alcuni obiettivi sostenuti da sempre dal centrosinistra. Il più sorprendente annota - è il recupero di villa Papadopoli dove al suo interno potrebbe trovare spazio la nuova biblioteca. Innanzitutto viene da chiedersi perché abbia speso decine di migliaia di euro per il progetto dell'architetto Follina del tutto in contraddizione con quanto proposto oggi. Dobbiamo inoltre ricordargli che in questi 5 anni abbiamo continuamente sollecitato la giunta a destinare i pochi fondi intercettati del Pnrr al complesso della villa per dare inizio al suo recupero, ma la giunta Miatto-Posocco ha sempre rigettato la nostra proposta sostenendo che la villa doveva essere venduta».

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 09:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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