Coronavirus Veneto, Zaia: Nuova ordinanza del Veneto Le novità Sì spostamenti nel Comune e verso seconde case e barche

Lunedì 27 Aprile 2020 di Redazione Web
Coronavirus Veneto, Luca Zaia in diretta oggi: cosa ha detto il presidente
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La diretta di oggi, lunedì 27 aprile, del governatore del Veneto Luca Zaia. Nuova ordinanza del presidente della Regione oggi, in alcuni punti attiva da questa sera, in altri da domattina alle 6. Ci sono grandi novità per i cittadini riguardo a spostamenti all'interno del Comune di residenza e sul territorio regionale, cibo da asporto, sicurezza sul lavoro e dispositivi per evitare il contagio.

Non è mancata la polemica: l'attacco al nuovo Dpcm
Zaia ha attaccato il nuovo Decreto del Governo Conte senza usare mezzi termini: per il presidente del Veneto bisogna riaprire, dare maggiore libertà ai cittadini, tutelarli attraverso l'obbligo dei dispositivi di protezione. 
«Io dico che si poteva e si deve fare sforzo in più.

Non ce l'ho con il comitato scientifico, non dico che non abbia ragione. Sappiamo come si fanno le cose alla perfezione, ma poi ci sono esperienze che aiutano a trovare una situazione di equilibrio. Sappiamo che mangiare può fare male - ha aggiunto - ma non è che dobbiamo morire di fame. Non possiamo fare le cavie, dobbiamo anche vivere. Sarebbe come dire chiudiamo le strade perché ci sono gli incidenti. Lo scienziato dirà la sua, che bisogna chiudere tutto, che bisogna andare in giro con gli scafandri, ma alla fine spetta a noi trovare una condizione di equilibrio, non politica ma di sostenibilità». 

Il bollettino di oggi
I dati aggiornati segnalano  29 decessi nelle ultime 24 ore che portano il totale a 1344 morti: in isolamento ci sono 8319 persone (-807) compreso l'isolamento fiduciario di chi arriva dall'estero. Positivi sono 17579. Ricoverati, 1084. Terapia intensiva, 123 (-1). Dimessi 2453 (+18). È il bilancio aggiornato del Coronavirus nella regione Veneto. (LEGGI TUTTO)


Zaia: nuova ordinanza. Cosa cambia

Covid-19, le ultime notizie dal Veneto nella diretta del presidente della Regione Luca Zaia. La più grande novità di oggi è l'emanazione di una nuova ordinanza che tenta di mettere ordine e chiarire i punti ancora vari del decreto del Governo (che trovate qui).
 
Nuova ordinanza in Veneto: tutte le novità
  1. È consentito - dalle  ore 18 di oggi, 27 aprile -  lo spostamento individuale per attività motoria e all'aria aperta, anche in bicicletta in tutto il territorio del Comune di residenza, con obbligo di evitare gli assembramenti e di rispetto della distanza un metro, con mascherina e guanti e garantendo l'igiene. 
  2. Consentito per i residenti in regione lo spostamento sul territorio per raggiungere seconde case di proprietà o imbarcazioni di proprietà, per lavori di manutenzione. 
  3. Ammessa la vendita di cibo per asporto tramite veicolo senza l'uscita dei passeggeri.
  4. Protocollo di sicurezza negli ambienti di lavoro.
  5. Distanziamento di un metro e copertura di un metro, guanti e gel disinfettante.
  6. Restano in vigore le altre ordinanze, salvo i cambiamenti disposti da questa.
 La nuova ordinanza del Veneto di oggi, 27 aprile 2020 Cosa cambia SCARICA IL PDF

Covid Fase 2, Zaia: «Dobbiamo riaprire»

La conferenza di Luca Zaia parte con una riflessione molto amara sulle parole di ieri sera del premier Conte (leggi qui cosa ha detto). «Ieri sera è stata una brutta serata, abbiamo atteso, speravamo che ci fosse un approccio un po' diverso rispetto a quello annunciato da Conte. Anche i termini utilizzati non sono stati dei migliori». 

Approccio più razionale: «Bisogna riaprire»
Per Zaia, il nuovo Dpcm e l'approccio alla Fase 2 e alla gestione del Covid deve essere più razionale. «Bisogna anche capire che il sacrificio si può fare ma si deve anche agire. Dobbiamo darci delle regole, usare dei dispositivi, regole sul posto di lavoro, ma bisogna comunque aprire». «Non ho nessuna volontà di sollevare conflitti né di politicizzare la questione, ma bisogna trovare una soluzione. Quello che fa il Governo non funziona perché il ragionamento che sottende dà un approccio sbagliato alla questione». 

«Non penso sia un'azione criminale dare la possibilità ai cittadini di prendere la pizza». Lo ha ribadito il presidente del Veneto Luca Zaia. «Non potresti farlo - ha aggiunto Zaia - ma puoi andare in farmacia o al supermercato. Se si prosegue con questo approccio non ne veniamo fuori. Il mio è un appello a rivedere le misure, penso che la violenza non serva a nulla, ma questo - ha concluso - è il sistema migliore per alimentare il conflitto sociale».

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«Non si possono chiudere tutte le strade per evitare gli incidenti»
«La fase di convivenza con il Coronavirus continuerà per vari mesi. Si poteva e si deve fare uno sforzo in più. Io non dico che il comitato scientifico non abbia ragione, ma è come se dicessimo che chiudiamo tutte le strade perché ci sono troppi incidenti: non si può fare così, si obbliga casomai tutti a mettere il casco. Noi dobbiamo trovare una condizione di equilibrio e sostenibile. L'appello che faccio è che si rivedano queste misure presentate ieri sera da Conte».
 


I veneti vogliono lavorare, non chiedere sussidi
«Da noi la gente vuole andare a lavorare, non ci chiedono sussidi o redditi di cittadinanza, da noi funziona così, magari non ovunque la pensano in questo modo, ma da noi i cittadini vogliono tornare al lavoro. L'Italia non si può dimenticare di questa zona produttiva e delle altre: la nostra recessione è la recessione dell'Italia. Bisogna ripartire, senza escludere che ci possano essere nuovi focolai e che si debba agire per contingentarli».

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La polemica sullo "sconfinamento" delle ordinanze regionali
«Sconfino io? Qua chi sconfina è il Governo. E lo abbiamo accettato con senso di responsabilità, dicendo che si faccia regista», ha sottolineato Zaia. «Ieri sono state date due informazioni sbagliate». Lo ha detto ai giornalisti il presidente del Veneto, commentando l'annuncio della Fase 2. «La prima - ha aggiunto - è stata l'insinuazione che le Regioni non hanno dato collaborazione. Puoi dirlo forse di alcune, ma noi abbiamo dato sempre tutti i dati richiesti. La seconda, peggio ancora, quando è stato fatto un accenno alla cassa integrazione. Per noi è ok, non voglio cercare contrapposizioni, ma se la Cig non sta arrivando non è per colpa della Regione. La Regione ha fatto un accordo con le banche, e le banche ci dicono che aspettano il Governo», ha concluso.

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Bisogna ribaltare il ragionamento: proteggere i cittadini e dare loro libertà
«Io dico tutto questo non perché voglia fare carriera politica, lo dico per difendere i veneti. Partiamo ragionando a come proteggere i cittadini: una volta che il cittadino è protetto può andare ovunque. Bisogna ribaltare il ragionamento, altrimenti regolamentiamo ogni singola attività. Proviamo a fare gli anglosassoni, rovesciamo la prospettiva. Io e gli altri presidenti delle Regioni siamo per la riapertura».

Ci sono cittadini disperati
Persone disperate, iniziano a mancare i soldi, chi già era in difficoltà adesso è allo stremo. Capite che la situazione è gravissima. Queste persone vanno rimesse in pista. I 50mila che hanno perso il posto di lavoro: è a loro che occorre pensare.

Servizi per l'infanzia sospesi
Il nostro obiettivo è quello di dare aiuto alle famiglie». Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito della questione relativa alla chiusura delle scuole nel nuovo Dpcm. «Il collega Bonaccini - ha aggiunto - sta chiedendo un appuntamento al ministro Azzolina per poter parlare delle scuole, tema che ci preoccupa. Abbiamo migliaia di ragazzi minorenni a casa che chiedono essere accuditi», ha concluso. Centri estivi: «Stiamo lavorando anche per l'accudimento dei ragazzini dai 6 anni in su».

Il corridoio salvaferie della Germania
Una polemica forte alla quale Zaia non si sottrae, quella che vede alcuni Paesi concertare per trovare un accordo e permettere la circolazione dei turisti in estate. «La Croazia fa accordi con la Germania, nostro primo cliente in assoluto, e qua noi non ho ben capito di cosa ci stiamo occupando ora». "Corridoio salvaferie" dal Coronavirus. Quell'accordo tra Germania, Croazia e Slovenia che ci taglia fuori dall'estate

Mascherine obbligatorie sempre?
«Sì, per noi questa è una misura che sarà adottata anche a livello nazionale. Il tema è quello del prezzo calmierato per i dispositivi». «Se tu dici che 50 centesimi è il prezzo fisso di una mascherina, tutta la produzione nazionale sparisce». Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia. «50 centesimi - ha aggiunto - è il prezzo alla produzione delle mascherine in Italia. Noi per equilibrare il mercato abbiamo comprato mascherine chirurgiche fatte in Veneto, e il prezzo era a un euro. Bisogna dare aiuto alle imprese nazionali per stare sul mercato», ha concluso.

Via libera al premio per i lavoratori nella Sanità
l Consiglio regionale del Veneto ha approvato all'unanimità un odg che impegna la Giunta a individuare specifiche risorse per remunerare i lavoratori del degli enti e le aziende del servizio sanitario regionale impegnati nell'emergenza coronavirus. «Come ho più volte detto - ha commentato il governatore Luca Zaia - era doveroso riconoscere a tutti i nostri angeli in camice un lavoro che, in realtà, è impagabile. Questo è solo un piccolo segno di gratitudine in più, che si affianca ai 4.850 euro che non abbiamo tolto dalle tasche dei nostri medici perché da dieci anni siamo l'unica Regione a non applicare l'addizionale regionale Irpef sulla sanità». «L'invito approvato all'unanimità dal Consiglio regionale trova in Giunta le porte spalancate - aggiunge l'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin - e non a caso ho già fissato per domani due incontri con tutte le sigle sindacali del comparto e della dirigenza medica per individuare i criteri di valorizzazione del nostro personale sanitario».


Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 12:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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