Villalta, Trevisan, Marinelli e Bugaro: letture in pillole al Comisso

Domenica 19 Aprile 2020
Letture multimediali in pillole
TREVISO - Scrittori, letterati e intellettuali schierati per tenere compagnia a chi resta chiuso in casa in tempo di Coronavirus.  «Se non si può uscire e spesso un libro non basta a fugare il senso di smarrimento e di paura che l’epidemia ci lascia sottopelle, allora ecco un gruppo di amici che entra a casa vostra per portarvi “pillole” di saggezza e di evasione», ha pensato Ennio Bianco, che orchestra il premio letterario Comisso. Detto, fatto. Ha chiesto aiuto e scrittori come Romolo Bugaro, Gianmario Villalta, Giancarlo Marinelli, Ritanna Armeni, Stefano Salis, Paolo Malaguti, Emanuela Pettener hanno risposto proponendo la lettura di un autore. Come Shakespeare, Montale, Beckett, Rigoni Stern, ma anche artisti poco noti ma particolrmente interessanti come Matteo Cavezzali che propone il poeta Nino Pedretti. «In questi giorni - spiega Cavezzali -si è parlato con un certo cinismo degli anziani e secondo me sono una risorsa, hanno vissuto in un mondo che non conosceremo mai e conoscono tante storie da raccontare che non sapremo mai. Propongo Pedretti, scomparso, un punto di riferimento». 
Ogni scrittore, giornalista, saggista orchestra la decina di minuti di lettura come meglio crede. Poi tutto viene postato nel canale youtube collegato al premio Comisso (premiocomisso.it/multimedia). E al lettore non resta che sedersi comodamente in poltrona, collegare il computer e godersi la voce amica che conduce verso immaginifiche strade letterarie. Vitaliano Trevisan, ad esempio, legge Beckett puntando la telecamera sulle sue mani che vorticano nell’aria accompagnando le parole di “Malone muore”; Marinelli propone uno stralcio di “Stella meravigliosa” di Mishima e spiega l’autore giapponese collegandolo ai giorni difficili del virus, Romolo Bugaro ridà voce a “L’abbandono” di Tondelli, Emanuele Pettener (insegna letteratura italiana in Florida) opta per Il ritratto di Dorian Gray di Wilde, Leonardo Piccione (che vive in Islanda) propone l’islandese Laxness, premio Nobel per la letteratura. Mentre Gian Mario Villalta regala una poesia di Benedetti, scomparso il 27 marzo scorso. Anche questa volta scelta affatto casuale, che sprona alla riflessione profonda. Maria Pia Veladiano si misura con un brano del teologo Bonhoeffer “Resistenza e resa”, dieci anni dopo la salita al potere di Hitler. Il teologo viene poi arrestato e passa gli ultimi anni della sua vita in carcere, ucciso nel campo di concentramento di Flossemburg. Tra e una lettura e l’altra il Premio Comisso scalda i motori. Ha posticipato al 15 maggio la data per la consegna dei libri in quanto le grandi case editrici, chiuse per l’emergenza Covid, non hanno potuto far pervenire i libri perchè vengano esaminati dalla giuria tecnica chiamata a scegliere i sei finalisti (tre per la sezione Narrativa e tre per la sezione Biografia). Si tratta di Bompiani, Mondadori, la Nave di Teseo, Sellerio. Mentre le piccole case editrici hanno già inviato al premio una settantina di volumi.
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