​L'ex casello diventa risto e B&B, sull'Ostiglia la prima oasi di ristoro

Sabato 19 Giugno 2021 di Elena Filini
L'ex casello diventa risto e B&B, sull'Ostiglia la prima oasi di ristoro
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L'ex casello diventa risto e B&B sull'Ostiglia la prima oasi di ristoro
LA NOVITA'
TREVISO «Il turismo slow ha sempre più bisogno di questi spai di relax per offrire un'esperienza sempre più legata alle tipicità del territorio». C'era anche il sindaco Mario Conte ieri al brindisi per l'apertura ufficiale del Ristoro Ultimo Miglio, oggi bar e bistrot ma presto anche piccolo b&b. Come il sindaco, non sono voluti mancare neppure il vice Andrea De Checchi, l'assessore al turismo regionale Federico Caner e la Giunta comunale in forze. «Abbiamo scelto di inaugurare ieri perchè cadevano i 6 anni dal nostro matrimonio. Ci ha sposati Gentilini, e abbiamo chiesto allo Sceriffo di essere qui con noi oggi». Così Alessandro Ghiani ha voluto raccontare l'inizio di un sogno diventato realtà. «Apriremo ufficialmente dal 26 giugno -continua- ma l'anniversario era la data giusta per iniziare con la festa».
I NUMERITrenta al momento i coperti. E una grande attenzione al cibo a km zero. Dal Veneto e dalla Sardegna. Il ristoro ultimo Miglio sarà aperto dalle 7 alle 19 e promette di rendere viva e attrattiva quest'area. È una delle prime nuove attività sul tracciato ciclopedonale della Treviso-Ostiglia. Poche stanze, filari di Clinto e degustazioni: ecco che la ciclabile acquista, proprio a breve distanza dalla città, il primo punto ristoro, ricavato da un vecchio casello ferroviario. L'idea è venuta a una coppia quarantenne che, durante la pandemia, ha individuato e poi acquistato l'immobile. E, in poche settimane, lo ha trasformato rendendolo già fruibile. «Durante il lockdown cercavamo inserzioni immobiliari e mia moglie ha trovato il Casello. Siamo andati a fare una passeggiata lungo l'ultimo miglio e ci siamo innamorati di quel posto». Così Alessandro Ghiani, 44 anni, geometra edile, racconta come è partito il progetto: «Vogliamo dare nuovo lustro al vecchio casello di strada dell'Aeroporto qui a San Giuseppe da dove inizia l'Ultimo Miglio della ciclopedonale Ostiglia che porta alla stazione di Santi Quaranta». Il casello, da tempo trasformato in abitazione, apparteneva a Egidio Cecchetto, mancato lo scorso anno. I tre figli hanno deciso di vendere e Ghiani ha scelto di investire nella nuova struttura insieme alla moglie, che ha un salone di estetica a Santa Maria del Rovere.
LE CARATTERISTICHE«Sarà anzitutto un punto di ristoro per quanti in bici o a piedi si recano lungo il tracciato -prosegue Ghiani- in onore alle mie origini voglio fare degustazioni sarde, ma ci sarà anche cicchetteria trevigiana».

Nell'ampio scoperto esterno sono già state piantati filari di uva clinto per costruire delle pergole. «Questo luogo è pensato per i bambini e per le famiglie, abbiamo voluto i giochi perchè possa essere vissuto al meglio». Senza dubbio la prima estate post Covid fornirà un utile indicatore. Il turismo su due ruote è in rapida crescita e molte famiglie non lasceranno la città. L'idea di Ghiani va proprio in questa direzione. «Abbiamo due figli e desideriamo investire soprattutto per loro -ribadisce- ma nello stesso tempo ci piace l'idea di offrire un punto di ristoro in un luogo così bello e sempre più amato dai trevigiani». Tra gli entusiasmi promotori del progetto sin dall'inizio dei lavori Vittore Trabucco. «È uno dei caselli meglio conservati di tutta l'Ostiglia, e senza dubbio offrirà un servizio a tutti i frequentatori del tracciato. Il ristoro con bed&breakfast per tutti i cicloturisti e i camminatori, che a centinaia percorrono quotidianamente la Strada del Respiro, come la chiamano ormai tutti per via del Bosco Lineare che la cinge da ambo i lati, è un'ottima idea». Ieri l'ufficiale benedizione della Giunta, e dalla prossima settimana un luogo in più per declinare tra verde, e sport l'estate trevigiana, con molte proposte d'interesse a un passo dal centro città.

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