Chiude l'agriturismo Da Romeo di Motta. Immerso nel verde, si poteva raggiungere solo con una stradina

Mercoledì 4 Gennaio 2023 di Gianandrea Rorato
Chiude l'agriturismo Da Romeo di Motta di Livenza

MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - La fine del 2022 ha segnato la chiusura di un locale storico a Motta. Il 27 dicembre infatti ha abbassato le serrande, dopo 31 anni, la cucina dell'Agriturismo Da Romeo, a Lorenzaga di Motta. La storia del locale va di pari passo con quella recente di Lorenzaga. L'agriturismo era ospitato in una casa colonica in cui, decenni orsono, abitava la famiglia Parpinelli. Poi, nel 1967 giunse da Cona, in provincia di Venezia, la famiglia Lazzarotto. Beniamino, detto Romeo, col fratello Bruno (Brunetto) acquistarono un grande appezzamento di terreno a nord-est di Lorenzaga, nella zona dei Largoni. Si stabilirono in due case coloniche con tanti ettari di terreno. Fondarono dunque l'omonima azienda agricola con un allevamento di mucche da latte e da carne. È il 1991 quando Romeo, con la moglie Graziella e i due figli Simone e Samuela, con il supporto di Brunetto, danno vita all'Agriturismo Da Romeo, al di là della dismessa ferrovia Motta-Portogruaro, oggi peraltro sentiero frequentato da marciatori e ciclisti. La produzione primaria vitivinicola porta a creare una moderna cantina. Il brand è Terre dei Largoni. Nel 1999 muore Romeo. L'agriturismo però prosegue il suo percorso con sempre maggior successo. Non è facile trovarlo nelle carte topografiche: è immerso nella campagna, servito solo da una stradina sterrata. Mentre nell'altra casa colonica vengono allevati pollame e maiale e coltivati i prodotti ortofrutticoli materie prime per l'attività gastronomica all'agriturismo si lavora per preparare i piatti, che sono rimaste gli stessi da allora fino a questi giorni.

La fine di un'era, chiuso l'agriturismo nel verde

Oggi l'attività agrituristica si interrompe. Rimane però attiva la cantina con vini di alta qualità. Da Romeo non è mai stato solo un agriturismo, era una casa con una famiglia molto numerosa: la clientela. Un locale amato anche da molti politici, che trovavano per le loro cene, oltre al menù della tradizione, anche discrezione e tranquillità. Graziella, la moglie di Romeo, ha scritto una toccante lettera al figlio Simone, alla nuora Ester e al nipote Giovanni, fresco di laurea magistrale in Agraria e a Marco, collaboratore agrituristico: «Cari figli, siamo arrivati a conclusione di un lungo e faticoso percorso che ha dato a tutti noi grandi soddisfazioni. Dopo la morte di papà vi siete caricati di tutte le responsabilità, ma con l'entusiasmo e la passione che vi hanno sempre contraddistinto avete portato avanti il percorso da lui tracciato. Con coraggio avete preso una decisione importante. Sono è sarò per sempre al vostro fianco».

 

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