Polemica a Treviso. Cantieri a scuola e caro mensa: in Consiglio comunale è subito scontro

Venerdì 15 Settembre 2023 di Mauro Favaro
Polemica a Treviso. Cantieri a scuola e caro mensa: in Consiglio comunale è subito scontro

TREVISO - Polemica sulle scuole. Dai lavori in corso nelle elementari di Monigo all’aumento della mensa di oltre il 35% per gli alunni non residenti a Treviso (1,35 euro in più a pasto). E poi il nodo baby-gang che domani sarà al centro dell’aperitivo con il sindaco Mario Conte e il ministro Carlo Nordio. Andiamo con ordine. Alcune famiglie non mandano giù che il cantiere per l’ampliamento delle elementari Vittorino da Feltre, per un nuovo asilo e una nuova mensa, finanziato anche dal Pnrr, sia stato aperto all’inizio del nuovo anno scolastico. Dal Comune dicono che si interferirà il meno possibile con le lezioni. Allo stesso tempo, però, resta l’ipotesi di spostare i 100 alunni nelle elementari Toniolo di Santa Bona. Se la convivenza con i lavori si rivelerà impossibile, partirà il trasloco. La questione ha infuocato il consiglio comunale di ieri. «Diversi genitori sono allarmati nel vedere i loro figli costretti a frequentare una scuola-cantiere per un anno – scandisce Carlotta Bazza, consigliere del Pd – il cantiere, con gru e carichi sospesi, occupa praticamente l’intero cortile». L’8 settembre c’è stata una riunione ad hoc. «L’ingegnere responsabile ha affermato che non si possono escludere rischi acustici e di inalazione di polveri sottili – continua Bazza – oltre all’elemento di distrazione, tra gli alunni ci sono bambini asmatici, con bisogni educativi, con disabilità, anche dello spettro autistico, che mal tollerano i rumori ripetuti». Una parte dei genitori chiede di traslocare subito alle Toniolo (dove negli ultimi 2 anni non sono partite le prime). «E’ una questione di sicurezza e benessere psicofisico – sottolinea Bazza – pretendiamo delle soluzioni che già ci sono». La risposta di Sandro Zampese non si è fatta attendere. L’assessore ai lavori pubblici ha ricordato che verrà ricavato un asilo e una mensa con 164 posti (60 infanzia e 104 elementari). E che il tutto è stato condiviso con la direzione dell’Ic Coletti. «I lavori all’interno del plesso sono già stati eseguiti. Mentre la mensa dista 15 metri. Il programma prevede che le cose più rumorose vengano fatte di pomeriggio. Sempre con i massimi accorgimenti per la riduzione delle polveri – chiarisce – non ci sono problemi di sicurezza. Parallelamente, recinteremo una porzione del parco Ali Dorate per farla diventare pertinenza della scuola». Servirà per la ricreazione, oggi fatta davanti all’ingresso. E l’ipotesi trasloco alle Toniolo? «E’ fattibile, ma impegnativa – dice Zampese – il programma, pur con un minimo di disagio, è sostenibile. Se emergerà l’esigenza, comunque, siamo pronti anche al trasloco».


NODO MENSA
Il Comune ha deciso di non calmierare più il buono pasto per gli alunni non residenti a Treviso. Chi abita nel capoluogo paga 3,70 euro. Chi invece arriva da fuori, invece, la tariffa piena di 5,05 euro. «Per una famiglia non residente con due figli vuol dire passare da 400 a 600 euro all’anno», nota Maria Buoso, consigliere di Treviso Civica. «Non è più possibile garantire prezzi agevolati – allarga le braccia il sindaco Mario Conte – crescono i costi e diminuiscono le entrate, come confermano gli insoluti. Il ragionamento è stato fatto per garantire il servizio. Era inevitabile». Roberto Pizzolato, consigliere del Pd, ha chiesto un intervento sugli aumenti per biglietti e abbonamenti Mom fino al 33%: «Serve una consulenza per vedere se si stanno facendo le cose nel migliore dei modi – spiega – la Caritas sta raccogliendo offerte per le famiglie in difficoltà con il rientro a scuola».


CAPITOLO BABY GANG
Conte ha rivelato che un ragazzo gli ha anche tirato addosso un uovo. Domani incontrerà il ministro Nordio proprio per parlare di sicurezza. «Dire che la città è invasa da baby gang è sbagliato – mette in chiaro Conte – il sabato è invasa da giovani. Ma non significa che tutti facciano parte di baby-gang. Faremo di tutto perché questa situazione finisca. Ma non pensiamo che tutti siano violenti, maleducati e irrispettosi». Richiamando la lettera inviata ai ministri, Conte torna a chiedere un nuovo modello sociale, anche perché «la scuola così com’è organizzata è anacronistica rispetto alle esigenze di oggi». Un primo passo verrà fatto il 6 ottobre con l’inaugurazione della mostra itinerante nei giardinetti di S.Andrea. «L’inizio di un percorso culturale contro il degrado», sottolinea il sindaco. Infine, la puntura all’opposizione: «Ho fatto anch’io battaglie politiche. Quando succedeva qualcosa con Manildo, ero il primo a dirgli che non capiva niente. Attaccate me, ma difendiamo l’immagine di Treviso». Parole che per Giorgio De Nardi sono inaccettabili: «Noi amiamo Treviso, basta rispondere alle critiche facendo marketing». E Stefano Pelloni, capogruppo Pd, tira le fila: «Non c’è un minimo di programma. Per dirla con De Andrè, il sindaco si costerna, s’indigna, s’impegna e poi getta la spugna con gran dignità».

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