La Regina Elisabetta sceglie un'azienda trevigiana per lanciare le sue bottiglie di prosecco

Lunedì 3 Gennaio 2022 di Pio dal Cin e Giuseppe Babbo
La Regina Elisabetta e il suo prosecco
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SALGAREDA (TREVISO) - Salto di qualità per il prosecco prodotto in provincia di Treviso: le bollicine di Vigna Dogarina, azienda agricola di Campodipietra (Salgareda) del gruppo Vivo Cantine, sono sbarcate alla Casa Reale britannica. E la prima a rimanerne piacevolmente colpita è stata la regina Elisabetta, tanto da decidere di produrre il suo marchio personale. Il prosecco di Vigna Dogarina verrà infatti trasferito in bottigliette da 200 millilitri, con un'etichetta che riprenderà il nome della tenuta di Sandringham, nel Norfolk, e verranno vendute all'interno del locale wine shop a un prezzo di circa 18 euro. «Una decisione che ci riempie di orgoglio - ha affermato Franco Passador, direttore generale della cantina trevigiana -.

Vorremmo esternare tutto quello che proviamo in questo momento, ma la delicatezza verso la Casa Reale ci impone di osservare la massima discrezione, limitandoci a dire che siamo onorati che il nostro prosecco extra dry sia stato scelto, premiando un lavoro che abbiamo portato avanti nel corso degli anni con attenzione e professionalità verso tutti i vini da noi prodotti nei nostri 100 ettari».


LA SCELTA

La scelta della Royal Family è sicuramente frutto di quella tendenza che vede il prosecco in costante crescita sia nel mercato anglosassone che in quello statunitense. Anche il prestigioso quotidiano britannico Daily Mirror ha dedicato lo scorso 23 dicembre un'ampia pagina alla scelta della regina Elisabetta di utilizzare il prosecco per lanciare questa nuova etichetta. Lo stesso Daily Mirror sottolinea inoltre che, nonostante il prezzo non proprio popolare, sta riscuotendo un notevole successo oltremanica. La decisione di commercializzare un prosecco nella Royal Norfolk Estate non è stata casuale per Buckingham Palace: sembra infatti che la regina Elisabetta abbia voluto omaggiare le origini italiane della piccola Sienna, l'ultima pronipote di Sua Maestà nata lo scorso 18 settembre dall'unione della principessa Beatrice con il conte italo-inglese Edoardo Mapelli Mozzi. Durante la cerimonia del battesimo erano poi state stappate numerose bottiglie di prosecco dell'azienda di Campodipietra.


I GUSTI

Il Daily Mirror riporta anche che la vulcanica regina ha lanciato recentemente anche la sua prima birra, usando orzo primaverile raccolto nella medesima tenuta e usando acqua pura di una sorgente vicina. Anche se raramente la si vede bere in pubblico, non ha mai fatto segreto della sua passione per il Martini Dry (come il figlio Carlo) ma ha anche ammesso di bere un bicchiere di vino dolce bianco a cena. Motivo per cui la notizia della creazione della nuova etichetta ha fatto presto il giro del mondo. «Più che parlare di come siamo arrivati a questo prestigioso risultato - continua Passador - punterei i riflettori sulla rilevanza che il nostro territorio sta avendo a livello internazionale grazie a un successo che non è casuale ma frutto della qualità che da sempre ha caratterizzato le nostre terre e il nostro modo di operare. È una sorta di riscatto morale del quale dobbiamo essere grati a coloro che ci hanno preceduto e hanno saputo intuire la potenzialità di un prodotto genuino e di alta qualità che finalmente ci viene riconosciuto a livello internazionale. Posso solo aggiungere che siamo riusciti a concludere questa delicata operazione grazie all'esperienza nelle pubbliche relazioni del nostro importatore in Inghilterra».


L'AZIENDA

Vigna Dogarina, nata a Campodipietra oltre 50 anni fa, si è sviluppata nel tempo fino ad arrivare nel gruppo Vivo Cantine (2mila soci e 100 ettari di vigneti), con un fatturato consolidato di 120 milioni di euro annui. Oltre al prosecco, l'azienda produce tutti i vini tipici del nostro territorio tra cui pinot, chardonnay, cabernet franc e sauvignon, raggiungendo oltre 35 milioni di bottiglie prodotte. Molte vengono vendute all'estero: nell'anno appena concluso l'export si attesta attorno al 40%, con un +35% Addirittura con un +35% per quanto riguarda la vendita di prosecco verso l'Inghilterra.

Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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