La strage di Gorgo, chi era Barbara Brotto: «Cresciuta dalla mamma, a 17 anni lavorava già»

Lunedì 6 Marzo 2023 di Annalisa Fregonese
Barbara Brotto, vittima dell'incidente di Gorgo al Monticano

ODERZO (TREVISO) - Soltanto 17 anni: Barbara Brotto è la giovanissima teenager morta incastrata fra le lamiere della Bmw 420 condotta dal fidanzato della sua amica Eralda. Barbara era seduta nel sedile posteriore, accanto il suo fidanzato Daniel Castelli. Ma questo non è servito a salvarla. Da quanto riferiscono i conoscenti, sembra che la 19enne e il suo ragazzo fossero andati a Motta proprio per prendere la 17enne che aveva terminato il suo turno di lavoro in pizzeria. Alle due coppie si erano uniti alcuni amici che erano saliti su un'altra auto, una Polo Volkswagen. Volevano trascorrere la serata in un locale della zona, si stavano dirigendo verso Oderzo e lungo questo percorso c'è stato lo schianto mortale.

Incidente di Gorgo, chi era la vittima Barbara Brotto


Solare, gentile, sempre con il sorriso: così in via Anzanel, nella frazione di Rustignè, ricordano Barbara.

La sua famiglia abita nelle case popolari dell'Ater, vi si è trasferita da qualche anno dopo un periodo vissuto a Oderzo. Era l'unica figlia di mamma Graziella, separata dal papà di Barbara ormai da molti anni. «In pratica ha raccontato un parente la mamma se l'è cresciuta da sola, viveva per lei, ha fatto tantissimi sacrifici per questa figliola. Era una ragazza simpatica, tanto gentile ed educata. Ed era diventata tenace, forte come una roccia». Dall'alloggio popolare dove viveva Barbara giungono pianti sommessi. Occhi arrossati e sguardi bassi. C'è il mesto via vai di conoscenti e parenti che cercano di portare conforto alla mamma, di lenire un dolore immenso, insopportabile, che ha sconvolto l'esistenza di questa donna. Increduli tutti i residenti di via Anzanel, lì si conoscono tutti. Sembra impossibile che Barbara non ci sia più. «Nel condominio abita una signora anziana ricordano i vicini e Barbara era sempre lì con il suo sorriso a dirle "Signora non si faccia problemi, mi dica se ha bisogno di qualcosa, se le devo portare la spesa o altro". Era gentile, delicata, cortese. Una di quelle ragazze che sembrano uscite dalle pagine di un libro di una volta». Generosa, piena di vita, senza grilli per la testa, pronta a dare una mano a chi era in difficoltà. «Era molto amica di Eralda racconta Lorenzo, un amico pontepiavense si conoscevano da diverso tempo. D'estate si ritrovavano quasi tutte le sere a giocare sul campetto della frazione. Era così simpatica».



Per qualche anno Barbara Brotto aveva frequentato l'Istituto di istruzione professionale "Amedeo Obici" di Oderzo, l'indirizzo per operatore socio-sanitario. E' l'istituto professionale che si trova nel complesso scolastico dei Masotti, frequentato da centinaia di studenti. Questo percorso di studi però non piaceva più di tanto alla teenager, perciò si era cercata un lavoro. Trovandolo alla pizzeria da asporto Beppo Pizza di Riva Monticano, a pochi metri dal patronato Don Bosco di Motta di Livenza. Voleva rendersi indipendente, imparare un mestiere. Volenterosa e solerte, accorta, pronta e disponibile, cercava di acquisire esperienza. Ieri la pizzeria Beppo Pizza è rimasta chiusa per lutto. Nel pomeriggio, nella loro pagina Fb è comparso l'annuncio. «Oggi noi rimaniamo chiusi - hanno scritto nel messaggio con uno sfondo disseminato da cuori neri per la perdita della nostra Collega Barbara. Eri un angelo in terra e ora lo sei in cielo». Poi i tantissimi messaggi di condoglianze, tutti composti e permeati di tristezza, molte le immagini con angeli. Tanta commozione anche alla cooperativa I Tigli di via Veneto a Gorgo al Monticano, dove lavora mamma Graziella. Fondata nel 1988, I Tigli fornisce un'ampia gamma di servizi alle aziende, ai privati, alle imprese. Che vanno dall'assemblaggio di componentistica, ai servizi di giardinaggio, pulizie, manutenzioni. Graziella è addetta alle attività che si svolgono nella sede centrale di via Veneto. La notizia della morte della figlia si è diffusa rapidamente fra i colleghi di lavoro, suscitando profonda tristezza e angoscia.

Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 07:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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