Bimbo morto a tre mesi, l'autopsia su Jacopo Sartena scioglie i dubbi: scosso con violenza, deceduto di edema cerebrale Che cos'è la baby shaken syndrome

Domenica 15 Ottobre 2023 di Laura Bon
Bimbo morto a tre mesi, l'autopsia su Jacopo Sartena scioglie i dubbi: scosso con violenza, deceduto di edema cerebrale Che cos'è la baby shaken syndrome

MONTEBELLUNA (TREVISO) - L’autopsia effettuata ieri sul corpicino di Jacopo Sartena, morto venerdì 6 ottobre a soli tre mesi di vita, sembra confermare l’ipotesi formulata poco dopo il suo decesso: è stata riscontrata una lesione cerebrale, conseguente a uno scuotimento. Secondo l’esame post mortem attuato ieri dall’anatomopatologo Antonello Cirnelli, il piccolo di San Gaetano, secondogenito di Pierluigi Sartena, 48enne imprenditore del settore abbigliamento e della moglie Chiara Sartor, farmacista di 41 anni, sarebbe stato vittima della “baby shaken syndrome”, cioè di una lesione celebrale conseguenza di un forte scuotimento. Il bimbo presenta infatti un edema cerebrale di grandi dimensioni ma nessuna lesione esterna. Tale quadro fa pensare che il piccolo Jacopo sia stato violentemente scosso. Per lui l’intervento dei sanitari era stato chiesto nella notte fra il 4 e il 5 ottobre; è morto dopo due giorni nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Borgo Trento di Verona.


I PROSSIMI PASSI
Ora sul piccolo dovranno essere effettuati altri esami ma l’indicazione confermerebbe i sospetti degli investigatori, che hanno indagato mamma e papà con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Barbara Bonvicini, il consulente nominato dalla famiglia di Jacopo, ritiene però che non ci siano elementi decisivi che facciano propendere per tale tesi e che per chiarire le modalità che hanno portato al decesso servirà attendere l’esito degli esami istologici. Ma cos’è la baby shaken syndrome? I piccoli, specialmente sotto i 2 anni di vita, hanno una muscolatura del collo ancora poco sviluppata che non è in grado di sostenere la testa: nel caso in cui il neonato venga scosso con forza il suo cervello rischia quindi di sbattere contro le ossa del cranio e può subire così lesioni gravissime.

Una tragedia nella tragedia per una famiglia descritta come tranquilla e pacifica dagli amici della coppia, legati a quel piccolino, tranquillissimo, e a quei genitori che tanto lo avevano voluto, dopo la primogenita.


LA SEQUENZA
E resta grande lo sgomento per la terza disgrazia che nell’arco di pochissime settimane si è portata via ben tre bambini di età inferiore ad un anno, di cui due nel Comune di Montebelluna. La triste sequenza è cominciata infatti quando lo scorso 16 settembre è arrivata al Suem 118 una telefonata drammatica, poco prima delle 21. A chiedere l’intervento immediato dei soccorsi, una giovane coppia residente a Guarda, sotto choc perché la figlia di 4 mesi, la piccola Sofia, era priva di sensi. Portata con l’elicottero all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ha lottato per rimanere in vita ma non ce l’ha fatta. Una settimana fa, poi, un bimbo di undici mesi, Alessandro Izzi, è morto mentre dormiva all’asilo nido “Raggio di luna” a Porcellengo di Paese, in provincia di Treviso. Infine, il caso di Jacopo, che si è sentito male nel lettone dei genitori mercoledì 4. Ma, in questo caso, l’idea di una responsabilità di qualcuno nella sua morte aggiunge dolore a dolore.

Ultimo aggiornamento: 13:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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