Via Roma, il bar che sfida il degrado: «Così insegniamo le regole ai bulli»

Sabato 19 Febbraio 2022 di Maria Elena Pattaro
Gianni, titolare del bar in via Roma a Treviso

TREVISO - Aprire una porta per far entrare un po' più di decoro, ordine e rispetto delle regole in una zona di degrado e microcriminalità. Siamo in via Roma, dove qualche coraggioso esercente ha deciso di giocare la carta della riqualificazione degli spazi per rendere più vivibile e sicura questa parte della città. Il quadrante è tornato sotto i riflettori per la rapina di mercoledì mattina, quando uno studente di 18 anni è stato costretto a consegnare il portafoglio (praticamente vuoto) a una baby gang composta da un 20enne e due 16enni, poi bloccati dai carabinieri. L'iniziativa anti-degrado parte dal bar Dersut, collocato sotto i portici. «A giorni raddoppieremo gli ingressi, aprendo anche l'affaccio sulla stazione delle corriere. Speriamo che anche altri seguano il nostro esempio: è un modo per dare nuova vita a questo angolo di quartiere» - spiega Gianni, il nuovo gestore. Quella porta sul retro che molte altre attività hanno chiuso da tempo. Il motivo? Soprattutto nel fine settimana la stazione si trasforma in un ring in cui si affrontano bande di giovanissimi. «La situazione nel week end non è piacevole. Scoppiano risse ogni due per tre: in stazione ci sono centinaia di ragazzi che gridano, si spintonano, vengono addosso alla vetrata - racconta Gemma, dipendente del Poké Poké, protetto da una saracinesca sul lato stazione -.

E' positivo che un locale apra anche questa parte. Magari lo faranno anche altri».

L'idea piace anche ad altri esercenti, come Denise della gelateria Il re del Gelato: è un primo passo importante. Ne sono convinti anche il sindaco Mario Conte e il comandante della polizia locale Andrea Gallo: «La sicurezza urbana passa anche attraverso iniziative di questo tipo». Qualcun altro invece è più scettico. Nel negozio di abbigliamento Basic Storm ci si è muniti di pannelli di compensato a protezione delle vetrine, che gli spacconi usano come latrina e mandano spesso in frantumi. Di sabato pomeriggio tremano i camerini e l'odore di tabacco e di erba che si infiltra dal retro è duro da contrastare, come raccontano le commesse, ormai rassegnate e preoccupate per la ricaduta sulle vendite. Secondo loro aprire un varco sul lato oscuro del quadrante stazione non basterà. Serve una riqualificazione di respiro più ampio.

La stessa che invocano da tempo alcuni commercianti e residenti: «Abbiamo chiesto, tra le altre cose, la rimozione delle panchine dell'autobus usate come bivacco da mattina a sera, nuovi arredi urbani verdi, l'illuminazione e la pulizia dei portici e telecamere - elenca l'avvocato Fabio Crea -. Ma finora le nostre richieste sono state inascoltate». «Sono tutti interventi in programma: vogliamo rendere questo quadrante il biglietto da visita della città - replica il sindaco -. La riqualificazione parte dalla stazione dei treni. Dire che questo angolo di città è dimenticato è una bugia». I controlli ci sono, le telecamere pure. «Via Roma è una delle zone più videosorvegliate della città - assicura il comandante Gallo -. La presenza di telecamere, unita all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine permette di individuare in tempi stretti i responsabili, come è successo mercoledì. La sicurezza di una città si misura anche dalla capacità di assicurare alla giustizia gli autori di un crimine». L'allerta però rimane alta: «L'amministrazione smetta di etichettare questi episodi come isolati - tuona il commerciante aggredito ad agosto da un gruppo di stranieri -. Aggressioni, risse, vetrine spaccate, adesso anche una rapina: qui microcriminalità e degrado sono pane quotidiano. E non si fa abbastanza per contrastarla».

Ultimo aggiornamento: 16:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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