VILLORBA (TREVISO) - «La società e tutto il consiglio direttivo non hanno alcuna responsabilità rispetto alle ipotesi di reato contestate». Ad affermarlo è l’avvocato Carlo Cittati, il legale della Sga Gymnasium, che interviene in merito all’inchiesta che vede indagata, per indebite percezioni di erogazioni da parte dello Stato, l’ex presidente Francesca Allegri, accusata di aver ottenuto 75mila euro di contributi pubblici dal Comune di Jesolo inviando informazioni reddituali false. O meglio, di aver omesso di indicare nelle richieste di sussidio i reali incassi (100mila euro in tre anni) delle gare internazionali di ginnastica artistica organizzate al palazzo del turismo di piazza Brescia.
Dichiarati redditi fasulli, la posizione della Gymnasium
La Gsa Gymnasium, guidata ora dal presidente Mattia Gioia, ha subito preso le distanze dalla questione. Ma anche ritenuto opportuno fare delle precisazioni. «Per quanto riguarda le annualità 2017, 2018 e 2019 risulta dalla documentazione della società che i biglietti, e quindi i relativi incassi, sono stati regolarmente contabilizzati in bilancio - sottolinea l’avvocato Cittati - Al punto che è stata regolarmente pagata l’Iva per un importo totale di circa 40mila euro, come risulta dagli F24 saldati.
L'indagine
La guardia di finanza di Treviso, però, la pensa diversamente. Stando a quanto sostenuto dalla Procura di Treviso, la società sportiva avrebbe incassato 75mila euro (25mila per edizione) erogati dall’amministrazione comunale jesolana senza averne diritto. Nello specifico, attraverso l’acquisizione di testimonianze, accertamenti contabili e l’analisi di alcuni dati forniti dalla Siae, le fiamme gialle hanno scoperto (questa è l’accusa) che la legale rappresentante dell’associazione sportiva, Francesca Allegri appunto, al termine delle gare ha omesso di indicare i reali incassi ottenuti dalla Gsa Gymnaiusm non riportando, nelle dichiarazioni sostitutive presentate al comune di Jesolo finalizzate a ricevere i sussidi, entrate per oltre 100mila euro derivanti dalla vendita di biglietti, dai diritti di prevendita e dagli abbonamenti pagati dagli spettatori per accedere alle esibizioni delle ginnaste. In una delle richieste, sottolineano le fiamme gialle, c’è la firma della Allegri anche se non ricopriva più l’incarico di presidente della Gsa Gymnasium, motivo per cui è stata chiamata a rispondere anche di sostituzione di persona oltre che del reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche. Con l’avviso di chiusura indagini, è partita anche la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti di Venezia affinché venga accertato se ci sia stati o meno danno erariale, pari non solo all’ammontare dei contributi pubblici percepiti illecitamente (i 75mila euro, ndr), ma anche al danno d’immagine arrecato al Comune di Jesolo.