ZERO BRANCO (TREVISO) - Accoltellamento all'interno della struttura "Terra libera tutti". L'accaduto oggi, 17 aprile, intorno alle 11 nella struttura che accoglie persone diversamente abili con deficit psichico. Ed è stata proprio una persona affetta da disabilità (autismo) che ha ferito con un coltello un'assistente in servizio presso la comunità durante un laboratorio di cucina organizzato dall'associazione. L'uomo è ora con i Carabinieri. La professionista accoltellata, una 31enne di Scorzè, è stata presa in cura dai sanitari e non è in pericolo di vita.
La dinamica
Il ragazzo disabile, maggiorenne, stava tagliando delle patate per preparare una pietanza sempre sotto l'occhio attento degli operatori. Quando all'improvviso un qualcosa lo ha fatto "scattare" e ha puntato il coltello verso l'operatrice ferendola all'addome. Non è chiaro cosa abbia scatenato la reazione del giovane, se un rumore improvviso o un altro elemento di disturbo. Il movimento con il coltello pare sia stato involontario, dettato proprio da un qualcosa che ha spezzato la quiete del lavoro del giovane.
Il presidente: «Un singolo episodio non può compromettere un'intero lavoro» VIDEO
Sul posto è arrivato immediatamente anche il presidente di "Terra libera tutti", Andrea Gambardella: «Durante l'attività che stiamo portando avanti da cinque anni per l'autonomia delle persone con disabilità, questo giovane uomo è scattato e stiamo cercando di capire il motivo. Lui stava cercando di tagliare le patate piccole, forse un rumore forte, e ha colpito la psicologa solo che nel farlo aveva un coltello in mano. L'ha ferita in maniera importante, fortunatamente è fuori pericolo - spiega -. Adesso che tutta la tensione è un po' scesa e se ne stanno occupando medici e paramedici, la preoccupazione è come questa cosa può aiutarci a far meglio senza inficiare nel percorso di questo uomo e delle altre persone che supportiamo perché sarebbe un peccato che un singolo episodio inficiasse un intero percorso».
Il laboratorio di cucina
All'interno della struttura sono diversi i laboratori che vengono proposti dagli operatori ai ragazzi con disabilità. Tra questi anche quello di cucina che vede i giovani impegnati nella creazione di un menù in tutta la sua interezza, dalla spesa fino alla preparazione. Uno dei frequentatori della struttura, accompagnato da un operatore, esce per fare la spesa e comprare le materie prime per andare a cucinare un piatto scelto prima tutti insieme. E nel mentre, chi rimane in "casetta" lo inizia a preparare con quello che c'è già a disposizione. Alla fine, quello che i ragazzi hanno cucinato, lo mangiano tutti insieme. Ed è proprio nel momento della preparazione che oggi è avvenuto l'accoltellamento.
Il sindaco: «Abbiamo creduto subito in questa realtà, comportamento imprevedibile»
Sul posto sono arrivati immediatamente anche il sindaco Luca Durighetto e l'assessore ai Servizi sociali Lucia Scattolin. «Gli operatori sono preparati, la struttura funziona ormai da 5 anni - ha detto il primo cittadino - Quando si ha a che fare con ragazzi fragili e con reazioni non calcolabili prima, tutto può diventare pericoloso ma se all'interno del percorso di autonomia, gli operatori e la psicologa hanno ritenuto che potessero fare il corso di cucina, lo hanno fatto». Sull'importanza della struttura inverviene invece l'assessore Scattolin: «Abbiamo creduto in questo progetto sin dall'inizio».
Luca Zaia: «Professionisti che lavorano in un settore delicatissimo»
Ad intervenire sulla vicenda, anche il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia che ha espresso vicinanza alla psicologa ferita. «Rivolgo i più sinceri auguri di pronta guarigione alla psicologa rimasta ferita oggi a Zero Branco - ha esordito il presidente in una nota - Si tratta di professioniste e professionisti che operano in un settore delicatissimo, sia per le caratteristiche dei pazienti, ai quali deve sempre andare il nostro rispetto e tutta la nostra attenzione umana e medica, sia per i rischi che a volte gli operatori si trovano ad affrontare».
