Il rapinatore entra armato in farmacia....ed esce chiedendo scusa

Venerdì 2 Ottobre 2020 di Francesco Campi
Il rapinatore entra armato in farmacia....ed esce chiedendo scusa

PORTO VIRO (ROVIGO) - Entra armato di taglierino per compiere una rapina, esce indietreggiando a mani vuote chiedendo scusa. Merito della prontezza di spirito del titolare della Farmacia Cester di Porto Viro, una vera e propria istituzione, in via Mantovana, la Provinciale 8, ma anche di una pistola al peperoncino, di quelle per spray antiaggressione, per autodifesa personale, conservata proprio vicino alla cassa, per ogni evenienza.

LA VITTIMA
A raccontare quanto accaduto, nel tardo pomeriggio di mercoledì, senza enfasi e con lucidità e precisione, è il protagonista della vicenda, il dottor Sebastiano Cester, 40 anni, che da due lustri è titolare della gestione della farmacia di famiglia: «È stato tutto molto veloce: l'uomo è entrato alle 19.33 ed alle 19.40 era già uscito, come risulta anche dalle telecamere interne. Aveva un casco calcato sulla testa, non so dire se fosse italiano o straniero. Non ha parlato molto, ma ha mostrato il taglierino che aveva in mano ed ha pronunciato la parola incasso. Era abbastanza giovane, direi sulla trentina, ma sinceramente non ho prestato molta attenzione ai dettagli in quel momento. Sicuramente, per come sono andate le cose, era un disperato. È venuto direttamente verso la cassa e io, vicino al cassetto, tengo proprio una pistola al peperoncino. Non l'ho mai usata, ma questo è un punto di gran passaggio, si può dire che mi aspettavo che un giorno all'altra sarebbe potuta accadere una cosa del genere. Però, in quel momento non riuscivo a trovarla e, anche se avevo risposto alla minaccia dicendo che gli avrei dato subito tutto, è passato qualche attimo e così l'uomo ha iniziato a girare dietro il bancone. Proprio in quel momentoho trovato la pistola al peperoncino e gliel'ho puntata contro. Lui si è fermato ed ha iniziato ad indietreggiare».

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LA REAZIONE
«Non sparare, me ne vado», ha detto il maldestro rapinatore mentre svicolava via, a conferma di come probabilmente fosse un goffo tentativo da parte di una persona che non aveva mai fatto nulla del genere prima. Fatto sta che ha desistito immediatamente. Scappando a piedi. «Uscendo ha chiesto anche scusa sottolinea il dottor Cester . Fa quasi sorridere, se non fosse che in quei momenti la tensione era altissima. Io per fortuna sono riuscito a non perdere la calma ed a gestire bene la situazione, ma spero proprio di non dovermi trovare ad affrontare nuovamente una situazione del genere. La mia collega Francesca, che era presente, si è spaventata molto. E anche i miei genitori, che erano a casa, proprio qui a fianco della farmacia, dove hanno sempre lavorato. Ma in 45 anni a mio padre non era mai capitato di dover affrontare una rapina. Speriamo sia l'ultima. Questa è una strada di grande passaggio, però ora, in questi giorni, con il ponte di Fornaci chiuso, alla sera c'è molto meno traffico. Devo ammettere che ho sempre pensato che potesse succedere, ma ho sempre sperato che non succedesse. La pistola al peperoncino, però, era lì proprio per quello».

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LE INDAGINI
Ad occuparsi delle indagini sono i carabinieri della Stazione di Porto Viro, accorsi in via Mantovana dopo che il farmacista, una volta uscito il rapinatore e ripresosi dallo spavento, ha chiamato il 112.

Le immagini delle telecamere di sicurezza non sembrano al momento offrire molto aiuto, perché il rapinatore ha sì indossato il casco poco prima di entrare nella farmacia, ma nei momenti in cui è a volto scoperto la faccia non è stata ripresa chiaramente.

Ultimo aggiornamento: 15:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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