Diventa rapinatore per pagare i debiti. Viene scoperto, confessa e si scusa

Giovedì 19 Dicembre 2019 di Diego Degan
l luogo del colpo a Cavarzere
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CAVARZERE - Strozzato dai debiti si è improvvisato ladro per necessità ma, come tutti i principianti, ha commesso degli errori e, nel giro di mezza giornata, i carabinieri l’hanno rintracciato. Lui ha confessato subito e la sua storia è risultata talmente commovente, la sua collaborazione così piena che il pubblico ministero non ha neppure disposto l’arresto.

LA VICENDA
Tutto ha avuto inizio mercoledì, intorno alle 12, a San Pietro, frazione di Cavarzere già alla ribalta delle cronache per il tragico incidente che è costato la vita a un residente, Sandro Padoan. Il rapinatore, un 38enne padre di famiglia, di Porto Tolle in provincia di Rovigo ma che a Cavarzere lavora come dipendente, potrebbe anche aver scelto inconsciamente il luogo sulla base delle suggestioni di questi giorni, ma avrebbe fatto meglio a cambiare obiettivo. Comunque sia, è entrato nella locale farmacia poco prima della chiusura, con il volto semicoperto da uno scaldacollo, impugnando un coltello e minacciando la farmacista per farsi consegnare i soldi contenuti in cassa. Dopo aver ottenuto il contante, circa 800 euro, l’uomo ha preteso anche il cellulare della farmacista, che glielo ha allungato. A quel punto è uscito dal negozio, fuggendo in auto.

IL CONTROLLO 
Avvisati della rapina, i carabinieri di Chioggia hanno raccolto la testimonianza della dottoressa e subito hanno avuto modo di indirizzare i loro sospetti. Circa mezz’ora prima, infatti, una pattuglia aveva eseguito un controllo di routine su un’automobile e un uomo che, dalla descrizione, sembrava corrispondere al rapinatore della farmacia. Quindi avevano già tutto: nome, cognome, targa della macchina e, volendo, anche la traccia del cellulare da rintracciare. I militari si sono messi alla ricerca dell’uomo e lo hanno raggiunto in tarda serata. Una volta fermato, l’uomo, conscio della gravità del suo gesto, ha confessato, aiutando gli inquirenti a ricostruire l’accaduto. Si è reso inoltre disponibile subito a rendere l’interrogatorio dove ha spiegato di aver commesso la rapina perché strozzato dai debiti. In passato, infatti, non avendo lavoro regolare, si era impegnato con una finanziaria, accumulando cifre sempre più alte da restituire. Quella stessa mattina lo avevano chiamato ricordandogli che era scaduta la terza rata del suo debito e che doveva provvedere al più presto. Lui, non sapendo che fare, ha rapinato la farmacia.

LE SCUSE
Il 38enne, difeso dall’avvocato Pierfrancesco Munari, ha espresso ai militari la volontà di chiedere scusa alla farmacista e si è impegnato a restituire, non appena possibile, gli 800 euro rubati. Ha potuto dimostrare, infatti, che, dopo il colpo, si era recato in un ufficio postale nel Ferrarese dove aveva pagato la prima rata di quel finanziamento per il quale era in grave ritardo. «Auspico che le scuse e il suo comportamento collaborativo nell’immediatezza possa essere di aiuto per ridurre la pena al minimo» ha detto il suo legale. Il pubblico ministero, proprio sulla base della collaborazione resa, non ha disposto l’arresto, né chiesto misure cautelari per il 38enne, che dovrà comunque rispondere dell’accusa di rapina aggravata.
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Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 12:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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