ROVIGO - Presunti rapinatori presi dopo una complessa operazione internazionale partita dalla Questura di Rovigo. I fatti risalgono al 12 febbraio 2022, quando una Volante intervenne su richiesta di soccorso da parte di una 30enne di origine rumena, residente in piazza Merlin, che riferiva di essere stata rapinata. All'epoca la Squadra mobile e la Scientifica, con il coordinamento della Procura della Repubblica, avviarono una serrata indagine. La vittima era stata avvicinata da una coppia giovane che ottenuta la sua fiducia, era giunta con lei innanzi alla porta di casa. I due avevano stordito la donna con una bomboletta di spray urticante, aggredendola a calci e pugni in volto. Mentre l'uomo la immobilizzava con fascette di plastica, la complice svaligiava l'appartamento strappandole anche dal polso un Rolex del valore di 60mila euro.
L'INDAGINE
La prima pista seguita è stata un'utenza telefonica che sebbene non risolutiva, ha consentito di focalizzare l'attenzione su una certa famiglia e la sua cerchia.
LA FUGA IN FRANCIA
Tuttavia a quel punto la coppia di presunti rapinatori con l'intero nucleo familiare è risultata irreperibile. La Procura della Repubblica ha richiesto allora l'emissione del mandato di arresto europeo per entrambi. Gli investigatori hanno continuato a monitorare i familiari rimasti in Italia, individuando un possibile obiettivo in territorio francese e avviando un'attività di intercettazione telefonica da parte della Polizia francese.
LA CATTURA
Tale attività ha consentito l'individuazione e la cattura dei due presunti rapinatori grazie all'operato della Brigade de recherche et d'intervention. L'uomo è stato associato nella casa circondariale di Tolosa, la donna sottoposta all'obbligo di firma in Francia. Successivamente i soggetti sono stati consegnati alle autorità italiane. Lui è stato associato al Regina Coeli di Roma, lei a Rebibbia, quindi sono stati trasferiti rispettivamente a Rovigo e Verona. L'attività svolta finora ha consentito alla Procura di costruire una solida base indiziaria utile a sostenere l'accusa in giudizio e a giustificare l'adozione delle misure cautelari. Ora la coppia affronterà il processo.