ADRIA - La rotatoria di ponte Beniamino Gigli continua a rappresentare un punto nero della viabilità cittadina.
PIANO SAFER
E dire che l'attuale rotonda è parte integrante del progetto Safer, un sistema di interventi, analisi, formazione ed educazione per la riduzione dei fattori di rischio nel territorio. Si trattava di un progetto integrato per il miglioramento della sicurezza stradale, premiato dalla Regione Veneto con un finanziamento di 300mila euro.
L'ALTRO NODO
Se sulle rampe di ponte Gigli non si ride, non va meglio ai piedi del cavalcaferrovia. Qui la rotatoria dovrà ancora attendere. La Regione ha inserito in graduatoria - al 222. posto su 301 domande ammesse - il progetto di palazzo Tassoni per realizzare un rondò tra via Emanuele Filiberto e via monsignor Pozzato, un altro degli incroci più pericolosi dell'intera viabilità cittadina. L'operazione da 400mila euro, metà a carico della Regione, si pone l'obiettivo di mettere in sicurezza due direttrici comunali, appunto la Filiberto e la mons. Pozzato, provenienti da Rovigo e Cavarzere.
PRIORITÀ SICUREZZA
L'intersezione registra notevoli livelli di traffico che arrecano incertezza di attraversamento ad automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni. La finalità dell'intervento è quella di trasformare l'incrocio in rotatoria al fine di regolamentare i flussi di circolazione e garantire la sicurezza in particolare di pedoni e ciclisti con un contestuale miglioramento della mobilità generale. I lavori a base d'asta sono stati stimati in 270mila euro, a cui devono essere aggiunti diecimila euro per oneri di sicurezza. Sono invece pari a 42mila euro le spese tecniche e di progettazione.
Secondo la relazione degli uffici l'accesso ad Adria dal versante nord-ovest, avviene tramite due principali direttrici. La prima, quella che proviene da Rovigo, e la seconda, quella che proviene da Cavarzere, si intersecano tra loro. Le vie Filiberto e Pozzato, inoltre, attraversano aree residenziali fittamente abitate dove si trovano attività commerciali ed artigianali. Da qui la necessità di migliorare l'incrocio.
IL PROGETTO
«Il progetto permetterà alle auto di svincolare in totale sicurezza in uno degli incroci maggiormente pericolosi del paese - si legge nell'elaborato - dove oggi risulta una situazione confusa, incerta e pericolosa per il transito e gli attraversamenti delle vetture mentre i percorsi pedonali protetti metteranno in sicurezza i pedoni che gravitano nell'area interessata, con presenza di piccole attività commerciali». Oltre alla rotatoria saranno realizzati percorsi pedonali protetti e opere accessorie come segnaletica, pubblica illuminazione, recinzioni e sottoservizi.