I vandali si accaniscono sui giochi per i bambini: Natale rovinato a Sacile

Giovedì 28 Dicembre 2023 di Denis De Mauro
I danni dei vandali a Sacile

SACILE - Brutta sorpresa per Giuseppe Cantinor, proprietario della giostra trenino allestita in Campo Marzio per le festività, che ieri mattina si è trovato gettati a terra alcuni pezzi che compongono l’attrazione.

Un atto vandalico che lo amareggia, soprattutto perché non è isolato.


L’EPISODIO


«Nel pieno del periodo delle feste apro anche al mattino, dalle 10: ieri ho trovato scaraventati a terra una delle luminarie, un pino che mi sono costruito da solo con un telaio e una serie di luci colorate. Gli avevano strappato il cavo dell’alimentazione e l’ancoraggio solo per il gusto di buttarlo giù». Si tratta a tutti gli effetti di un’azione vandalica, eseguita nella notte, dal momento che la sera prima quando Cantinor aveva chiuso la giostra nulla era stato violato. E non è la prima volta che questo accade. 


IN PASSATO


Con tanta pazienza, così come se l’era costruito, Cantiron ha provveduto a riparare l’oggetto vandalizzato, ma «non è la prima volta che succedono episodi di questo tipo. L’anno scorso avevo portato due pagliacci in vetroresina: i soliti vandali mi hanno lasciato quello scantonato e si sono portati via quello perfetto. Anche in quell’occasione il danno arrecato non è stato elevato, oggi costeranno tra i 200 e i 300 euro l’uno, ma la rabbia e il fastidio di essere stati toccati su qualcosa di caro, questo sì». Giostraio da una vita, Cantiron arriva puntuale a Sacile per le feste da una ventina d’anni e di episodi di questo genere è abbastanza saturo, non ne può più. Anche perché sarà pure limitato il danno economico, ma è pur sempre una parte di guadagno che vola via per riparare quanto i vandali distruggono o acquistare le cose rubate. «Cinque anni fa» racconta «mi posizionarono nello spiazzo adiacente al parco dell’Ortazza. Allora qualcuno ebbe il coraggio di portarsi via sei sedie che avevo collocato vicino al trenino per permettere alle mamme e ai nonni che accompagnano i bambini di sedersi. Erano solo vecchie sedie di plastica, di quelle che si usavano una volta nei bar, eppure si impegnarono due notti per farle sparire». Atti vandalici e furti che se non hanno fruttato buoni guadagni nelle tasche dei malviventi, hanno però provocato un danno morale al costruttore della giostra per bambini che, tuttavia, ogni anno non rinuncia all’appuntamento con il Natale di Sacile. Affezionato alla città affacciata sul Livenza, non saranno certo episodi come questo a farlo andar via prima della data prevista. «Resto come sempre fino al 7 gennaio» conferma «anche se mia moglie Daniela che mi aiuta in questo lavoro dice che a 67 anni dovrei pensare alla pensione». Da una trentina d’anni Guglielmo abita nella vicina Brugnera: come per molti altri suoi colleghi, sono finiti i tempi dei lunghi spostamenti che li facevano vivere nelle pittoresche grandi roulotte di una volta. «Oggi lavoriamo tra il trevigiano e il pordenonese, sono pochi quelli che fanno ancora tappe lontane». Lui ha smesso nel 2000. Con il nuovo millennio si regalò il trenino che ogni anno porta in Campo Marzio. «A comprarlo oggi ci vorrebbero non meno di 70, 80 mila euro». Quando lui e la moglie decideranno di concludere la loro attività, arriverà anche il tempo di dover trovare un acquirente, «ma i ragazzi di oggi non amano lavorare quando gli altri fanno festa». Anche i suoi figli, due maschi ormai grandi, hanno scelto strade diverse. Spetterà a qualcun altro meravigliare i più piccoli con il coloratissimo trenino delle feste. 

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