Migranti intossicati dal cibo portato da casa: mal di pancia e fughe in bagno

Venerdì 10 Novembre 2023 di Loris Del Frate
Intossicazione alimentare alla Comina

PORDENONE  - A voler far del bene, a volte capita che poi si passi a creare qualche problema. La solidarietà non è certo in discussione e senza, i migranti che si trovano in Comina avrebbero senza dubbio molti più problemi. Resta il fatto che diventa necessario, quando si portano le cose per dare una mano, soprattutto il cibo, fare sempre molta attenzione perchè in caso contrario possono accadere spiacevoli inconvenienti. Ovviamente non certo voluti, ma sempre spiacevoli e sgraditi. È quanto accaduto nei giorni scorsi all'hangar in Comina che è diventato un porto di mare, nel senso che tutti entrano per cercare di dare una mano e per portare generi di conforto.

INTOSSICATI
Nessuno ha ancora capito come possa essere accaduto e cosa può aver provocato i problemi, fatto sta che - come detto - nei giorni scorsi dopo aver mangiato del cibo che era stato portato dall'esterno, diversi migranti hanno avuto problemi all'intestino. Mal di pancia, scariche di diarrea e corse al gabinetto, solo che i servizi non sono sufficienti in caso di un numero eccessivo di persone che ne hanno assoluto bisogno e in tempi stretti. Non è da escludere che possa essersi trattato di un virus, ma la concomitanza di diverse persone tutte alle prese con lo stesso problema fa supporre che si sia trattato, invece, di un problema alimentare.

Nessuno, però, è riuscito a capire di quale tipo di cibo si sia trattato. Non può certo essere quello che fornisce il Comune tramite la Croce rossa perchè arriva da mense che sono tracciabili e che non hanno mai creato problemi. Più facile, invece, che si sia trattato di alimenti portati da qualcuno, magari da qualche associazione visto che sono diverse quelle che danno una mano. Ovviamente non è stato certamente fatto con volontà, ma forse un controllo maggiore all'ingresso sarebbe meglio metterlo in campo, magari anche con una verifica più stretta del cibo in arrivo. In ogni caso l'intossicazione si è risolta senza gravi problemi, salvo la necessità di tante scatole di Enterogermina.

LA SITUAZIONE
Da alcuni giorni con l'abbassamento della temperatura in particolare la notte e la mattina, il freddo all'interno dell'hangar si sente decisamente molto di più. Anche per questo sono state portate più coperte e anche altre brandine in modo da evitare che qualcuno possa continuare a dormire sul cemento. Ora tutti hanno un letto, ma è rimasto comunque qualcuno che per scelta ha deciso di dormire a terra, pur con uno spessore più alto di coperte.

LE GIORNATE
Uno dei problemi reali è quello di trascorrere la giornata senza annoiarsi, perchè all'interno non possono fare nulla. Diversi escono e arrivano sino in centro città, ma se ci fossero delle iniziative, cosa del resto che potrebbero organizzare le associazioni, magari anche qualche corso di italiano ovviamente per la sopravvivenza, forse la giornata trascorrerebbe più in fretta.

I TEMPI
C'è sempre da ricordare che l'hangar in Comina è una sistemazione provvisoria in attesa che siano terminati i lavori della casa dei Comboniani. Certo, l'attuale sistemazione non è un hotel a quattro stelle, ma da come si erano messe le cose all'inizio di passi avanti sull'accoglienza ne sono stati fatti. All'inizio sarebbe stato difficile pensare che questa maggioranza comunale potesse "cedere" sino a trovare un sito al chiuso. Il prefetto, poi, ha fatto il resto e oggi c'è almeno una parvenza di dignità nell'accoglienza di questi disperati. Intanto, però, c'è subito da dire che i tempi per la sistemazione del nuovo alloggio sono slittati come minimo a fine mese e non più all'inizio di novembre. I soldi per sistemare la casa dei Comboniani sono arrivati nei giorni scorsi. Ora si tratta di fare in fretta i lavori. Se fosse pronta per la fine del mese sarebbe già un bel segnale.

LA POLEMICA
«Lo stanziamento di fondi per la sistemazione di una nuova struttura temporanea per migranti utile a sgravare l'hangar in Comina, testimonia il fallimento della Destra nel contenimento dell'immigrazione. Per far fronte a eventuali nuovi arrivi evitando altri bivacchi si punti all'accoglienza diffusa». Lo afferma il consigliere regionale Nicola Conficoni, commentando le dichiarazioni del ministro Luca Ciriani relative allo stanziamento di 70mila euro per trasferire nell'ex struttura dei comboniani i migranti alloggiati nell'hangar.
 

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 09:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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