Migranti nell'hangar in Comina tra rifiuti non raccolti e precarie condizioni igieniche

Il Comune non avrebbe previsto un servizio per lo smaltimento dei rifiuti che si stanno accatastando. Quattro stranieri malati, servono accertamenti

Martedì 3 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
Migranti nell'hangar in Comina tra rifiuti non raccolti e precarie condizioni igieniche

PORDENONE - Una lunga relazione inviata al sindaco Alessandro Ciriani e una richiesta urgente fatta al direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Asfo, Lucio Bomben. Sono queste le cose che prioritariamente ieri mattina il presidente della Cri, Giovanni Antonaglia ha fatto dopo che l'altra sera ha visitato l'hangar in cui sono stati sistemati dal Comune i migranti che sino alla scorsa settimana bivaccavano all'aperto, nei parchi e nelle aree verdi della città.


LA PRIMA ESIGENZA
Da quanto si è appreso la richiesta immediata è stata fatta all'Asfo perchè ci sarebbero almeno tre o quattro migranti che hanno segnalato problemi di salute che non sono più gestibili nell'hangar. Dopo la visita del medico della Cri, infatti, sarebbe stata evidenziata la necessità di approfondimenti clinici per verificare da cosa dipendono i problemi di salute di questi migranti.

Già oggi il direttore del Dipartimento di prevenzione, Lucio Bomben, darà le disposizioni in merito perchè è bene ricordare che quando si tratta di questioni di salute pubblica c'è l'obbligo di mettersi subito in moto. Allo stato, in ogni caso, non è dato sapere da che tipo di patologia siano afflitte le quattro persone.


L'ISPEZIONE
Da quanto è stato segnalato la situazione sul fronte dell'igiene e dei servizi a disposizione dei migranti nell'hangar della Comina non è certo eccelsa. Anzi. la paura è che possano verificarsi malattie che rischiano di capitano quando si sta chiusi in spazi senza potersi lavare quotidianamente, lavare i vestiti, avere una serie di bagni tale da poter essere utilizzati in sicurezza da una cinquantina di persone. In Comina, infatti, ci sono solo due bagni chimici e due lavandini di cui uno funziona a singhiozzo, il tutto per circa 50 persone. Per la verità domenica sera i migrati che hanno trovato posto nel capannone erano in tutto 55 con la possibilità, insomma che il numero sia destinato a crescere. C'è anche da aggiungere che se nessuno indica problemi di salute pubblica, se non ci sono precise segnalazioni su una situazione che potrebbe sollevare rischi, il Dipartimento di prevenzione non può intervenire. Questo non significa, in ogni caso, che la cosa non venga monitorata, ma senza sollevare polveroni anche perchè il risvolto della medaglia è che i migranti tornino a bivaccare in strada.


LA RELAZIONE
In ogni caso, come aveva già sottolineato nei giorni scorsi, il presidente della Cri, Giovanni Antonaglia ieri ha scritto la relazione che invierà al Comune. Sempre da quanto si è appreso avrebbe scritto esattamente quello che ha visto la sera scorsa quando è andato a far visita ai migranti. Oltre ai problemi legati ai servizi igienici, troppo pochi per cinquanta persone e la stessa cosa vale per la disponibilità legata alla possibilità di lavarsi, tra le altre cose segnalate il fatto che i migranti dormono sul pavimento e a separarli dal cemento solo alcuni asciugamani o tappeti. È stata anche evidenziata la necessità di lavare i vestiti, le scarpe e tutte le cose che permettono a
questa povera gente di sopravvivere proprio per evitare odori, cariche batteriche o virali. In più esiste anche il problema dell'immondizia da portare via. Il Comune, infatti, non avrebbe predisposto un servizio di questo tipo. Insomma, una situazione che ha bisogno di essere sistemata per cercare di dare una qualità di vita migliore ai migranti che stanno aspettando.


LE TIPOLOGIE
Sono tre le tipologie di situazioni che trovano ospitalità nell'hangar della Comina. Ci sono i migranti che stanno aspettando l'appuntamento in Questura per i visti, sono il numero maggiore e attendono anche 40 giorni, ci sono quelli che aspettando un alloggio perchè devono essere collocati nell'accoglienza diffusa e ci sono, infine, quelli che stanno aspettando l'esito dei ricorsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci