Migranti: stretta sui clandestini, dopo il blitz anti-bivacchi altri controlli: identificate 23 persone

Mercoledì 20 Settembre 2023
Migranti: stretta sui clandestini, ma dopo il blitz anti-bivacchi, il Comune attrezza un'area con i servizi necessari

PORDENONE - Sistemato il dormitorio per i richiedenti asilo negli spazi dell'aerocampo della Comina, questa mattina, mercoledì 20 settembre, sono scattati controlli più mirati da parte della polizia locale hanno portato a identificare altre 23 persone senza fissa dimora.

L'operazione, che ha avuto inizio alle ore 5 del mattino mediante il controllo di 4 delle principali zone di bivacco notturno, ha visto sottoposte a controllo le zone della Ex fiera, la chiesa di beato Odorico, l'auditorium concordia e il parco Galvani.

Le misure adottate

Delle 23 persone identificate, 5 sono risultate completamente sconosciute e versanti in condizione di clandestinità, ragione per la quale sono state accompagnate per l'identificazione in questura e la definizione della loro posizione sul territorio nazionale. Altre 4 persone, comunitarie e note alle forze di polizia locale e statale perché già destinatarie di diversi ordini di allontanamento sia da Pordenone sia da altre città della regione, sono state ulteriormente oggetto di ordine di allontanamento e successiva segnalazione al questore per la valutazione di ulteriori misure più incisive. Gli altri 14 utenti, già in possesso di lettera di convocazione presso l'ufficio immigrazione della questura, sono stati informati circa il divieto di bivacco vigente in città, spiegandone anche i motivi a tutela della loro persona e degli interessi collettivi, rappresentanti ai medesimi la possibilità di fruire di un luogo che seppur provvisorio, consenta loro di poter avere maggiore dignità. Allo scopo di agevolare il trasferimento personale e il trasporto dei propri effetti personali, la polizia locale ha messo a disposizione un autobus attraverso l'azienda Atap. Tutti i migranti sono stati avvertiti del rischio di essere sottoposti ad ordine di allontanamento nel caso in cui avessero deciso di continuare ad occupare spazi pubblici o aperti al pubblico contravvenendo il regolamento di polizia urbana vigente, soprattutto dal momento che il comune ha individuato un luogo più idoneo alla loro temporanea permanenza.
 

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