Migranti nell'hangar in Comina, rischio emergenza sanitaria. In 40 con soli 2 bagni e un lavandino. E mancano i letti

Lunedì 2 Ottobre 2023 di Loris Del Frate
Migranti nell'hangar in Comina, rischio emergenza sanitaria. In 40 con soli 2 bagni e un lavandino. E mancano i letti

PORDENONE - Dovrebbe arrivare oggi o al massimo domani la relazione che il presidente della Cri, Giovanni Antonaglia invierà al Comune e al dipartimento di prevenzione dell'Asfo sulla situazione dei migranti che il Comune ha alloggiato in uno degli hangar della Comina. C'è subito da dire che l'altro giorno (notte per la verità) si è registrato il numero maggiori di presenze con 54 migranti che hanno dormito all'interno del capannone messo a disposizione del Comune e gestito dalla Protezione civile. Già ieri sera, però, il numero era sceso a 44. Si tratta, come più volte sottolineato, di quanti, prima di questa situazione transitoria, alloggiavano all'aperto nei parchi della città, nelle zone verdi e nei ruderi sparsi.


LA CROCE ROSSA
I volontari della Cri portano ogni sera la cena ai migranti e hanno anche il compito di verificare la situazione sanitaria del sito.

C'è subito da dire che le cose non sono certo ottimali. Ci sono, infatti, ogni giorno più di una quarantina di persone che devono adattarsi ai soli due bagni che sono stati allestiti. Pochi per poter garantire pulizia e soprattutto l'igiene. Va ancora peggio per il fatto che non ci sono docce e ogni mattina sera, sono in tanti che usano un unico lavandino. Facile immaginare, quindi, che la situazione sanitaria non è buona. Sino ad ora sono stati individuati due o tre casi di scabbia, ma è evidente che questa presenza sempre più massiccia di persone con la scarsità di servizi igienici non può far altro che creare problemi. Fortunatamente sino ad ora non se ne sono palesati altri, ma è come una sorta di roulette russa a cominciare dal fatto che ora gira sempre più velocemente anche il virus del Covid. Sono stati fatti anche alcuni tamponi.


I LETTI
C'è aggiungere anche un'altra situazione che non giova certo all'accoglienza: non ci sono ancora i letti, non ci sono materassi e neppure reti. I migranti dormono sopra gli asciugamani e alcuni tappeti, ma sostanzialmente sono sul cemento. Lo stesso sindaco nel consiglio comunale di venerdì scorso, spiegando il servizio allestito in emergenza aveva fatto cenno al fatto che già in questa settimana sarebbero state apportate alcune migliorie, senza però spiegare quali. Vero che in più occasioni il primo cittadino ha ripetuto che si tratta di un sito provvisorio e transitorio, ma è altrettanto vero che se vengono ospitati in un hangar nessuno pretende il comfort, ma almeno le cose fondamentali come un letto, una doccia e qualche bagno in più, sarebbe il minimo da offrire. Fortunatamente le parrocchie si sono messe in gioco offendo, due volte a settimana la possibilità ai migranti di fare la una doccia calda per lavarsi. La Caritas fornisce anche vestiti e scarpe a chi ne ha bisogno. In ogni caso sono almeno riparati dalla pioggia e dal fatto che durante la notte la temperatura all'aperto comunque cala.


I MINORENNI
Intanto sulla vicenda degli stranieri minori non accompagnanti, la Regione ha deciso di effettuare maggiori controlli su chi si dichiara minorenne. A intervenire su questo fronte era stato direttamente il presidente Massimiliano Fedriga. «Stiamo vedendo - ha detto - ed è un fatto che denunciamo da anni, l'ingresso di minori stranieri non accompagnati che di minore hanno molto poco se non la dichiarazione che fanno. Questo vuol dire non tutelare i minori veri, i bambini. Mi auguro si possa andare nella direzione di semplificare tutte le procedure per verificare se un minore è veramente tale». C'è da ricordare, tra le altre cose, che tutte le spese per la gestione dei minori sono in capo alla Regione e ad anticipare sono i sindaci che spesso non hanno i soldi in cassa.

Ultimo aggiornamento: 10:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci