Dalla consolle alla porta della Nazionale DeeJay ad Arcore: il "volo" di Matteo "Sal" Colussi

Martedì 28 Giugno 2022 di Chiara Muzzin
Il Dj Matteo Colussi

CASARSA - Non gli sarebbe dispiaciuta una convocazione dalla Nazionale di calcio, il suo sport preferito (nel ruolo di portiere), ma ha realizzato un sogno forse ancora più grande: è stato chiamato dalla Nazionale DeeJay, dopo 16 anni di “allenamento” alla consolle.

Il sogno che si avvera è quello di Matteo Colussi, in arte “Matteo Sal”, casarsese di 36 anni che, domenica 3 luglio, parteciperà al suo primo evento di beneficenza con il sodalizio, che si terrà ad Arcore. Il suo nome è stato infatti inserito, di recente, tra la ventina di artisti che, in tarda mattinata, scenderanno in campo con la maglia della nazionale djs nello stadio Us Casati, per poi esibirsi, la sera, nella piazza della cittadina lombarda. 

I DETTAGLI


«È stata una notizia inaspettata, che mi ha fatto davvero piacere», racconta Colussi. Tra i colleghi con cui è curioso di confrontarsi ci sono alcuni big «come Amerigo Provenzano e dj Ross, che hanno fatto la storia della dance negli anni ‘90, e Merk&Kremont che, oltre a lavorare all’estero, fanno produzioni per diversi cantanti italiani». «Tanti anche i dj che provengono da contesti più piccoli, come me - aggiunge il casarsese –: sarà bello trovarsi tutti, domenica, prima per la partita e poi per la grande festa in cui avremo modo di farci sentire alla consolle». Consolle che da sempre è “casa”, per Matteo Sal, che dal 2006 vive anche di musica. Ha cominciato con i dj set nelle feste di compleanno - «soprattutto di tanti neodiciottenni» - e nei locali della zona e pian piano si è fatto conoscere non solo nella sua Casarsa, ma un po’ in tutta la Destra Tagliamento, dove continua ad essere protagonista di numerose serate musicali. Da Valvasone Arzene a Roveredo in Piano e da Sesto al Reghena a San Giorgio della Richinvelda, la sua pagina Facebook pullula di post, con gli appuntamenti estivi in cui lui suonerà. L’hanno contattato anche dall’estero: tra i viaggi più recenti e importanti, quello a Umago, in Croazia, dove si è esibito all’evento Spring Break Invasion. Nella vita di tutti i giorni, il 36enne lavora come magazziniere in una ditta di impianti di lavaggio industriale con sede a Casarsa. Lavoro che ha cominciato da un paio d’anni, perché «il covid ha fermato il mondo dello spettacolo e tutto quello che si era, a fatica, creato il prima». Prima del 2020, infatti, Colussi era riuscito, per un periodo, a vivere solo della sua musica, ma è stato sempre pronto a prestarsi a lavori più “ordinari”: «da ragazzo facevo il meccanico durante il giorno e la sera suonavo». La ripartenza della socialità, tra piccole sagre e grandi eventi all’aperto, ora gli sta offrendo di nuovo qualche opportunità in più. Matteo sa volare alto, ma rimanere, allo stesso tempo, con i piedi per terra. Pensando a domenica, afferma: «spero di dare il mio contributo al meglio, e soprattutto di ricordarmi ancora come si gioca a calcio: mi è sempre piaciuto, ma da due o tre anni ho appeso i guanti al chiodo». Colussi, anticipa infine, che a breve suonerà in un altro posto importante, ma ancora da svelare.

Ultimo aggiornamento: 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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