Prenota la mammografia un anno fa, l'Usl la disdice: «Deve andare altrove, non abbiamo personale»

Giovedì 19 Maggio 2022 di Lorenzo Padovan
Una mammografia

SPILIMBERGO - La scorsa settimana ha letto, sul Gazzettino, la vicenda di una donna che dopo aver prenotato la mammografia con ecografia nel luglio dello scorso anno, se l'era vista improvvisamente spostare da Spilimbergo a Porcia, con un grave problema logistico per raggiungere il centro specializzato, distante 40 chilometri da casa, senza essere autonoma negli spostamenti e dovendo quindi affidarsi a qualcuno per raggiungere la meta.

Per questo una paziente che risiede in pedemontana ha deciso di raccontare anche la sua vicenda personale, molto simile nello sviluppo, ma dal finale, se possibile, ancora più amaro.

LA PRENOTAZIONE
«Esattamente un anno fa mi sono sottoposta a mammografia ed ecografia. L'ho fatto all'ospedale di Latisana, dove mi ero recata su indicazione del Cup. Per me non ci sono problemi di logistica: la prevenzione è fondamentale e se per un giorno devo macinare chilometri non vedo grandi difficoltà - spiega la donna -. Appena uscita, su consiglio dello stesso personale dell'ospedale che mi aveva sottoposto all'indagine, ho immediatamente preso l'appuntamento per il 2022, in quanto mi avevano avvisato che l'attesa sarebbe stata di circa un anno». L'appuntamento è stato fissato, come da anticipazioni di medici e infermieri che conoscono bene l'attesa delle loro agende, per metà maggio.
«Solo che la scorsa settimana sono stata contattata dalla segreteria dell'ospedale di San Vito al Tagliamento, dove mi sarei dovuta sottoporre agli esami: una persona molto gentile, dicendosi costernata per quanto mi stava comunicando, mi annunciava che a causa della carenza di personale non era più possibile accedere al reparto per la mia mammografia con ecografia. Mi hanno dato due alternative: essere richiamata non appena si fosse liberato un posto - con l'avvertenza che le agende al momento non erano aperte, puntando dunque su un'improvvisa defezione di qualcuno - o cercarmi un'alternativa in autonomia in un'altra struttura».

NON C'È POSTO
«Ho commesso l'ingenuità di accettare la sfida della ricerca di un altro reparto - ha proseguito la donna che abita in pedemontana - in fondo non ho alcun problema logistico e contrariamente alla signora del racconto della scorsa settimana sono autonoma con l'auto. Solo che quando ho chiamato il Cup, spiegando la mia situazione, mi è stato chiarito che la mia prenotazione di allora non è più valida, in quanto utilizzata per l'esame che si sarebbe dovuto svolgere a San Vito e, dunque, è necessaria una nuova prescrizione del medico. Circostanza che porterà, inevitabilmente, a un'attesa di un anno, a meno che non mi rivolga a qualche privato: un'opzione che non sono disposta a prendere in considerazione perché non sono stata io a rinunciare all'esame. In questa gara tra pazienti sfortunati, penso di meritarmi la palma di quella più penalizzata».
Già la scorsa settimana l'azienda sanitaria aveva precisato che «per quanto attiene le mammografie, si rileva che è nota la recente carenza di specialisti determinatisi nel presidio ospedaliero di San VitoSpilimbergo: gli uffici competenti hanno provveduto, per garantire i servizi agli utenti, a una rimodulazione degli appuntamenti, anche utilizzando l'incrementata offerta di attività radiologica da parte del privato accreditato». Speriamo che una chiamata giunga presto anche alla paziente in questione, che invece è stata invitata a risolversi in autonomia il problema e che ora vede seriamente messo a rischio il proprio piano di prevenzione annuale.
 

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