Ancora scorribande dei ladri, un cittadino sente un rumore e scopre un uomo incappucciato

Venerdì 12 Gennaio 2024 di Chiara Muzzin
I furti sono avvenuti in via De Giusti a Casarsa

PORDENONE - Si è trovato faccia a faccia con il ladro, che è scappato, ma non si è arreso. È successo a San Giovanni, dove mercoledì pomeriggio si è registrato l’ennesimo raid di furti. Il giovane residente di una villetta di via Caterina De Giusti si trovava in casa quando, intorno alle 18, ha sentito alcuni rumori provenire dal giardino. Non si è immediatamente insospettito, pensando che fuori ci fosse il padre, magari intento a fare qualche lavoro. Poco dopo, la brutta sorpresa. Affacciandosi, il ragazzo ha visto una figura che nulla aveva di familiare. Un uomo incappucciato che, se non avesse capito di essere osservato, si sarebbe di lì a poco intrufolato nell’abitazione. Sentendosi gli occhi addosso è scappato a piedi con il favore del buio e dell’assenza di traffico. Il giovane ha allertato subito il 112. Nel giro di pochi istanti sono arrivati sul posto i carabinieri delle stazioni di Casarsa e Fiume Veneto e il Nucleo Radiomobile.


Il RAID


Mentre i militari di Casarsa erano alle prese con il sopralluogo e i colleghi perlustravano la zona, il malintenzionato non solo ha continuato la sua fuga, ma è riuscito anche nei suoi intenti.

Se il colpo in via De Giusti non è andato a segno, non si può dire lo stesso delle due “tappe” successive. L’uomo si è spostato in direzione nord e, a poche centinaia di metri dal luogo dove è stato visto, si è introdotto in due case, una in via Sile e una in via del Boschetto. Rovistando nelle stanze, in circostanze per lui più fortunate, ha sottratto ai proprietari monili in oro e banconote. Un piccolo bottino. Nella seconda abitazione è scattato l’allarme. Tra il suono potente del sistema antifurto e la presenza di più auto delle forze dell’ordine nella frazione, lo scenario è diventato arduo da affrontare anche per lo spregiudicato ladro, che ha così interrotto i suoi blitz facendo perdere le proprie tracce.


I SOSPETTI


Il sospetto è che si tratti di un ladro solitario. Una persona, come spesso accade in questi casi, che probabilmente conosce bene il territorio, anche nelle sue vie più isolate, e sa come muoversi e dove colpire. Le tre azioni tra le strade di San Giovanni sono state effettuate nel giro di circa mezz’ora. «Non è la prima volta che succedono episodi del genere - commenta un residente di via De Giusti - e non vogliamo che l’omertà prenda il sopravvento. Per questo ci interessiamo a quello che succede ai nostri vicini di casa e ci teniamo aggiornati tra di noi. Fatti come quelli di questi giorni vanno sempre denunciati». L’auspicio del sangiovannese è che «vengano individuati e puniti i responsabili».


INCONTRO IN PREFETTURA


Per l’assessore alla sicurezza Samuele Mastracco «ognuno di noi è una vedetta». Mastracco anticipa che martedì, insieme ad altri esponenti della giunta guidata da Claudio Colussi, sarà impegnato in una riunione con il prefetto Natalino Domenico Manno.
L’intenzione è quella di definire un progetto per aderire alla misura del controllo di vicinato. Il tutto con la collaborazione dei Comuni di Valvasone Arzene e San Martino, in virtù della gestione associata del servizio di polizia locale. Si pensa ai papabili responsabili dei vari gruppi che verranno formati.
Per quanto riguarda il sanvitese, i referenti sono già stati individuati a Morsano, dove il territorio da controllare è stato suddiviso in quattro aree. «I cittadini - affermano i sindaci che si stanno muovendo in questo senso - chiedono sicurezza».

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