Covid, il Fvg prova a blindarsi: mese decisivo per le terze dosi contro le restrizioni. Ecco chi deve fare il richiamo

Giovedì 4 Novembre 2021 di M.A.
Un centro vaccinale

Contro l’ennesima ondata di Covid, che riguarda soprattutto le persone non vaccinate, il Friuli Venezia Giulia prova a blindarsi.

O meglio, prova a mettere ancora più in sicurezza la maggior parte delle persone che attualmente possono ricevere la dose “booster” del vaccino, la cosiddetta terza dose. E proprio su questo fronte sarà a cavallo tra novembre e dicembre che si vivrà il momento decisivo. «Un mese importantissimo - ha spiegato il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi - perché molte delle persone che hanno effettuato la seconda dose a sei mesi di distanza dovranno ricevere la terza». Un’operazione cruciale per evitare che il contagio tocchi pesantemente anche chi ha ormai un vaccino più datato. E le categorie sono molte: case di riposo, anziani over 60, vaccinati con Johnson&Johnson. 


L’ANDAMENTO


Negli ultimi giorni si è visto un miglioramento. Lo si apprende dai grafici, che indicano come la somministrazione delle terze dosi sulle 24 ore sia andata più volte oltre le 1.500 punture. Ora in provincia di Pordenone sta per partire un’operazione importante, quella che riguarda la protezione delle case di riposo. L’Azienda sanitaria ha inviato tutte le comunicazioni relative alla procedura che scatterà a breve. A vaccinare gli anziani saranno perlopiù i medici di base, che ora hanno a disposizione le fiale combinate con l’antidoto contro l’influenza. In molti casi, infatti, è prevista la doppia somministrazione. Ci sono poi le 23mila persone che in Fvg hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson e che a distanza di sei mesi dovranno ricevere Pfizer per il richiamo. 


IL MESSAGGIO


Della campagna vaccinale ha parlato anche il capogruppo del Pd, Diego Moretti. «Dalle piazze dove un anno fa gridavano di riaprire tutto agli odierni atteggiamenti istituzionali, la Lega e il centrodestra hanno detto sul Covid tutto e il contrario di tutto, fino alla derisione di chi, come il Pd, chiedeva scelte senza se e senza ma a favore dei vaccini. Oggi rivendichiamo le nostre posizioni e chiediamo che, se la comunità scientifica dovesse confermare la necessità della terza dose, non ci siano più da parte della Lega e di FdI gli stessi dubbi che in passato hanno contribuito ad alimentare diffidenze e paure tra i cittadini». Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Fvg, Diego Moretti. 


APPELLO


«Era il 3 novembre 2020: è passato un anno esatto dalle irresponsabili partecipazioni alle manifestazioni di piazza contro il Governo per le misure anti covid da parte degli esponenti del centrodestra regionale, dai leghisti Fedriga e Cisint, ai sindaci Dipiazza, Ziberna e Ciriani. Dopo quell’irresponsabile discesa in campo in Fvg accadde purtroppo di tutto. Dall’inizio delle vaccinazioni tanti nella Lega, a partire dal segretario nazionale Salvini, pur di raccattare qualche consenso, cominciarono a “lisciare il pelo” alle tesi no-vax e no-green pass. A distanza di un anno, oggi è cambiato tutto: il presidente Fedriga si scaglia contro i no-vax (“basta idiozie”), e nella Lega (anche nei nostri territori) cominciano a emergere profonde differenze e malumori nei confronti di Fedriga stesso. Finalmente parole chiare, meglio tardi che mai: quando a fine 2020, come Pd, chiedevamo scelte di campo chiare a favore dei vaccini (anche attraverso la previsione dell’obbligo vaccinale) e del green-pass, venivamo derisi e accusati di essere contro la libertà dei cittadini. Oggi invece, anche a fronte delle minacce e degli insulti da parte dei “leoni da tastiera” nei confronti di esponenti politici e rappresentanti delle istituzioni, queste devono dare l’esempio ed essere in prima fila nella lotta al Covid che, dopo le manifestazioni di Trieste di queste settimane, sta riprendendo vigore soprattutto in Fvg. L’unico modo per uscire dalla pandemia - conclude Moretti - è vaccinarsi: nuove chiusure di attività economiche sarebbero intollerabili e non più sostenibili. Quindi evitiamole tutti».

Ultimo aggiornamento: 16:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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