Contagi sempre più in alto, torna l'incubo dei focolai: prevenzione allertata

Sabato 30 Ottobre 2021
Covis, torna l'ncubo dei focolai

UDINE - «Il focolaio Covid-19 più importante in questo momento è a Trieste e ha origine dalle manifestazioni di protesta contro il Green pass: si contano 70 casi. Stiamo assistendo ad un’evoluzione rapida del numero dei contagi sebbene al momento l’impatto sugli ospedali sia modesto». Lo riferisce il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando come la task force regionale sia al lavoro sull’analisi del contagio. «Stiamo assistendo ad un andamento di crescita generale dell’epidemia, soprattutto, in modo esponenziale - ha indicato il vicegovernatore -.

Potrebbe essere difficile, o richiedere un tempo lungo, far ridiscendere la curva dei contagi e questo desta qualche preoccupazione». 

Anche in provincia di Pordenone il servizio di prevenzione sta vigilando su eventuali focolai. Per ora non ce ne sono, almeno con numeri abbondanti, ma questo non significa certo abbassare la guardia. Inizia a preoccupare invece un altro aspetto che potrebbe portare a soluzioni già viste: l’aumento dei contagi all’interno degli ospedali, sia tra pazienti che operatori. Il caso della Medicina a Pordenone è emblematico, anche se l'aver agito tempestivamente ha permesso - almeno allo stato - di riuscire ad arginare la situazione. Saranno però da verificare tra qualche giorno gli effetti. Un altro problema è quello legato alle scuole. Sono una quindicina le classi in quarantena, mentre ci sono almeno una ventina di ragazzi a casa isolati e altri in attesa di tampone. Pure su questo fronte ci sarà da capire gli effetti. Per ora, invece, non si registrano grossi problemi all’intero delle case di riposo.
L’assessore alla Salute, Riccardo Riccardi ha sottolineato da un lato una copertura vaccinale ancora troppo bassa e dall’altro la necessità di accelerare sulla terza dose. «In questo momento il focolaio di casi collegati alle manifestazioni che si svolgono a Trieste è il più grande della regione - ha rimarcato Riccardi -; solo nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia ci sono alcune centinaia di casi degli ultimi 7 giorni con origine ignota o non dichiarata. La fase di crescita dei contagi a cui assistiamo ora deriva anche da una condizione di circolazione virale già piuttosto alta a metà settembre legata al rientro di casi positivi dalle ferie». Riccardi ha evidenziato anche un potenziamento delle attività di contact tracing e della sorveglianza in modo da rendere prioritario il contenimento della diffusione del virus e l’elevato numero di tamponi eseguiti in regione in questo periodo derivanti dall’obbligo del Green pass.

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