Il Friuli Venezia Giulia è la regione dove si lavora meglio. La classifica dei quattro capoluoghi

Pordenonese: redditi più alti per chi lavora in proprio. Udine, invece, è tra i centri con le imposte più basse

Lunedì 17 Luglio 2023 di Antonella Lanfrit
Il Friuli Venezia Giulia è la regione dove si lavora meglio. La classifica dei quattro capoluoghi

Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone: non c'è che l'imbarazzo della scelta se in Friuli Venezia Giulia si intenda optare per la città dove si lavora meglio. Tutti i quattro capoluoghi di provincia, infatti, sono promossi a pieni voti entrando nella fascia verde delle città "amiche" dei lavoratori nell'indagine condotta dalla Fondazione Aidp lavoro e sostenibilità, l'ente fondato lo scorso anno dall'associazione italiana per la direzione del personale, con l'intento di diffondere in Italia e all'estero la cultura della formazione, la crescita e la cura della gestione delle risorse umane e, in generale, il miglioramento delle condizioni e dell'ambiente di lavoro.

Ha collaborato Isfort.


I criteri

Sono 7 i criteri con i quali sono state valutate le migliori città del lavoro in Italia: fondamentali economici, servizi di cittadinanza, cultura e tempo libero, sicurezza, vivibilità ambientale, inclusione, futuro e innovazione. Ciascuno di essi ha contemplato più indicatori, che alla fine sono risultati essere 57. «Con questa indagine annuale abbiamo voluto capire come tutte le componenti esogene vadano a contribuire sulla qualità del lavoro, facendolo diventare un bel lavoro, non solo un buon lavoro», ha osservato la presidente della Fondazione Aidp, Isabella Covili Faggioli. Evitate le fasce gialla e rossa, le città della regione si distinguono ciascuna per alcune caratteristiche, rispetto ai criteri con le quali sono state analizzate. Pordenone, per esempio, è riuscita a inserirsi tra le prime cinque posizioni per redditi da lavoro autonomo procapite (75.734mila) e ad essere addirittura in terza posizione per le imposte addizionali comunali e regionali procapite (426 euro), seguita da Udine in quarta posizione con 438 euro. Gorizia, poi, è tra le prime città per avere gli affitti più convenienti: 320 euro al mese. La città più conveniente in assoluto è Avellino, con 270 euro al mese per appartamenti nuovi di 100mq in zone semicentrali.


I servizi

Nessuna brilla, ma neppure primeggia in senso negativo, invece, per il secondo indicatore, quello legato cioè ai «servizi alla cittadinanza», rispetto ai quali sono state indagate le disponibilità di asili nido, scuole statali a tempo pieno, chilometri offerti dal trasporto pubblico locale pro capite e densità di piste ciclabili. Le città del Friuli Venezia Giulia tornano in auge nel parametro che le analizza dal punto di vista di «Cultura e tempo libero».

Tempo libero

In questo caso Trieste e Gorizia guadagnano rispettivamente il primo e il secondo posto per numero di spettacoli ogni mille abitanti (58,3 e 55,5) e Udine è al secondo posto dopo Isernia per numero di palestre, piscine, terme e centri benessere (57,1) ogni 10mila abitanti. Udine e Pordenone finiscono poi in posizione virtuosa nella classifica che ha contato la quota di popolazione ad elevato rischio frana, perché in queste due città la percentuale è risultata pari a zero. Decisamente buoni piazzamenti anche quando ad essere analizzata è la «vivibilità ambientale». Finisce tra le prime cinque città italiane Trieste (quarta) per l'indicatore sintetico di inquinamento, cioè la percentuale di superamenti soglia per Pm10 e altre polveri sottili. Prima posizione per Gorizia e seconda per Pordenone, invece, quando ad essere indagata è stata la disponibilità di verde urbano fruibile: a Gorizia ci sono 137,2 metri quadri per abitante; a Pordenone ve ne sono 106,2.

Il futuro

Per il settimo indicatore, quello riguardante «Futuro e Innovazione» a spopolare nei vertici di classifica è Trieste. Risulta quinta tra le città italiane per numero di start up innovative (12,76) ogni mille società di capitale ed è ancora quinta per natalità delle imprese, intendendo con ciò il numero di nuove imprese (6,87) per 100 imprese esistenti.

Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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