Dire addio alla città e trasferirsi in montagna, quasi 200 persone pronte a farlo sul serio

Sono 50 soltanto nella Valtramontina. Un periodo di prova, poi si compra casa

Venerdì 15 Settembre 2023 di Lorenzo Padovan
Dire addio alla città e trasferirsi in montagna, quasi 200 persone pronte a farlo sul serio

Oltre 50 persone pronte a chiudere con la loro vita frenetica in città e in pianura e disposte a trasferirsi in montagna per aprire un nuovo capitolo della propria esistenza. È il primo risultato del progetto “Vieni a vivere e lavorare in montagna” per quanto riguarda la Valtramontina. In totale sono addirittura 180 le richieste pervenute agli organizzatori, ma le restanti riguardano le altre cinque comunità friulane della provincia di Udine che partecipano al progetto, coordinato dalla Cooperativa Cramars, la realtà che ha ideato l’iniziativa, sostenuta sin da subito dalla Fondazione Friuli e dal partenariato con l’Uncem nazionale, l’Unione delle comunità montane.

Sette i centri che hanno scommesso su questa opportunità di futuro: Comeglians, Resia, Resiutta, Stregna, Savogna in provincia di Udine e le pordenonesi Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto. 


LE VISITE
In Valtramontina, si parte già questo sabato alle 14: «Ospiteremo 33 persone alle quali racconteremo il territorio e faremo loro visitare alcune case in vendita - ha fatto sapere una raggiante sindaca di Tramonti di Sotto, Rosetta Facchin -. Il progetto, forse anche inaspettatamente rispetto alle nostre attese, sta riscuotendo parecchio interesse. Nel weekend del 30 settembre e primo ottobre ospiteremo poi la seconda “tranche” di altre 28 persone. Avremo il sostegno dell’esperto locale Moreno Baccichet e di alcuni ragazzi, che faranno da cicerone, oltre che di Gianni Fratte della Direzione generale lavoro della Regione».


COME FUNZIONA
Per poter vivere e lavorare in montagna i nuovi abitanti necessitano di informazioni concrete sulle possibilità offerte dai territori. Per questa ragione, nei territori accoglienti, il progetto segnala alcune opzioni abitative disponibili. Tali soluzioni si trovano nella sezione “alloggi” dell’apposito sito internet che è stato realizzato. Lavorare in montagna implica, infatti, stringere una serie di relazioni e contatti con i centri di orientamento e formazione territoriali. Il progetto si adopera per supportare i nuovi abitanti offrendo loro la possibilità di conoscere l’offerta formativa, di orientamento al lavoro e di accompagnamento per la creazione di idee imprenditoriali. Anche la comunità accogliente inoltre, ha un ruolo fondamentale per la segnalazione di opportunità lavorative in zona. Inseriti attivamente nel tessuto sociale e produttivo del luogo, i ciceroni locali rappresentano una risorsa importante per l’inserimento professionale dei nuovi arrivati.

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LA PROVA
Anche nel periodo di prova gli aspiranti montanari verranno affiancati dai ciceroni ed assieme esploreranno il territorio e ciò che offre, compresa la visita all’alloggio individuato. Nel caso in cui l’esperienza sia positiva, i nuovi abitanti, dopo essersi trasferiti nell’alloggio, stipulano un accordo: in cambio dei servizi ricevuti dal progetto, garantiscono di prestare un monte ore annuo di volontariato presso una delle associazioni partner del territorio stesso. «Siamo molto curiosi di provare questa esperienza - ha fatto sapere una delle aspiranti future cittadine della Valtramontina nel primo approccio -: stavamo già cercando una soluzione che ci permettesse di cambiare vita e quando abbiamo appreso di questa opportunità messa a disposizione dal Friuli Venezia Giulia non ce la siamo lasciata sfuggire. I costi sono davvero contenuti, lo scenario descritto molto accattivante. Speriamo ci siano gli incroci giusti anche sotto il profilo professionale».

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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