Elisabetta e Ivano, incetta di medaglie: «E ora pronti ai Mondiali di "Braccio di ferro"»

Lunedì 6 Maggio 2019 di Michelangelo Scarabellotto
Elisabetta e Ivano, incetta di medaglie: «E ora pronti ai Mondiali di "Braccio di ferro"»

SACILE - Con sei medaglie d'oro: 4 conquistate da Elisabetta Canton fra le  Master (70/80 kg) e Senior 70/80 chili sia al braccio destro che sinistro; 2 quelle vinte da Ivano Peruch nel Gran master 100, braccio destro e sinistro, la coppia sacilese di Braccio di ferro ha spopolato ai Campionati italiani svoltosi ad Ancona, stabilendo un primato ben difficilmente superabile da una unica coppia. Ora per Elisabetta ed Ivano si è aperta la strada dei Campionati mondiali in programma a Constanta (Romania) dal 28 ottobre al 3 novembre, «dove gareggerò - anticipa Elisabetta - nella sola categoria Master». Per Ivano, invece, sarà l'occasione per vendicare la sfortuna sotto forma di un infortunio al braccio: «Mi ha impedito di gareggiare a Budapest, dove sarò in gara nella categoria Master 100».
CAMPIONATO ITALIANO
Un'edizione, quella 2019 del Campionato Italiano, per la coppia sacilese (al loro quinto titolo assoluto consecutivo, altro primato difficilmente battibile), non tutta in discesa. Soprattutto per Ivano che, nella finale del braccio sinistro, ha vissuto un momento difficile «quando l'avversario, un mancino del Veneto, mi ha sconfitto al primo tiro. A quel punto - ricorda Ivano - mi sono sentito il mondo crollare addosso, in quanto il mio avversario non era stato dato tra i favoriti. Ma è stato un attimo in quanto mi sono subito ripreso così che dopo aver pareggiato nel 2' tiro, ho superato la bella con una mossa fulminea con la quale ho piegato la resistenza del mio avversario, con l'arbitro che mi ha alzato il braccio in segno di vittoria». Per Elisabetta è stato invece un vero e proprio trionfo al termine di due giornate di gara in crescendo, iniziato sabato quando, «al tavolo nella categoria Master 70/80 chilogrammi ho superato senza fatica le prime fasi fino alla finale quando, pur avendo dovuto sfoderare l'esperienza maturata, sono riuscita ad avere ragione di una avversaria agguerrita. A questo punto sono stata assalita dalla voglia di cimentarmi anche nella categoria Senior, cosa prevista dal regolamento della disciplina. Così domenica ho iniziato anche la seconda sfida. Con il passare delle avversarie ho cominciato a crederci, così sono giunta alla finale che ho superato grazie a una condotta di gara accorta ma decisa».
RIPOSO E AMAREZZA
«Ora - sottolineano stanchi ma soddisfatti -, ci prenderemo 15 giorni di riposo anche per recuperare. Poi ci butteremo a capofitto per prepararci alla sfida mondiale che si svolge in un Paese, la Romania, che ogni anno sforna campioni in ogni categoria e dove non sarà facile». «Per me - aggiunge Ivano - sarà motivo di recuperare ciò che un infortunio mi ha impedito di conquistare lo scorso anno a Budapest». Un ultimo pensiero Ivano lo rivolge, non nascondendo «l'amarezza per la strumentalizzazione con cui qualcuno, con poco buon gusto ma anche mancanza di correttezza mediatica, ha voluto confondere un gesto di amicizia personale con cui l'amico Gabriele Dalla Longa ha voluto dedicarmi la gigantografia che fa bella mostra di sé all'ingresso della mia abitazione. Non è un deterrente contro i male intenzionati, ma un apprezzamento per i risultati sportivi».
 

Ultimo aggiornamento: 15:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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