Benzina più cara, Friuli da maglia nera: è la seconda regione in Italia per gli aumenti della "verde" dopo il Lazio

Domenica 6 Agosto 2023 di Antonella Lanfrit
Benzina più cara, Friuli da maglia nera: è la seconda regione in Italia per gli aumenti della "verde" dopo il Lazio

PORDENONE - L'andamento del costo dei carburanti in Fvg, in particolare della benzina, in quattro giorni ha contribuito a far sì che l'Unione nazionale dei consumatori ieri bollasse come un «flop» l'iniziativa di esporre i prezzi medi come deterrente al costante aumento registrato nelle ultime settimane.

La misura è entrata in vigore il 1. agosto ma, secondo la raccolta dati dell'Unione consumatori, non ha influito per nulla sull'esplosione dei prezzi. Anzi, in regione la benzina in soli quattro giorni è aumentata, passando da 1,922 euro a 1,940 euro. È cresciuta di 1,8 centesimi, nell'arco di neppure una settimana e il pieno è aumentato di 90 centesimi.

CLASSIFICA

È l'aumento maggiore dopo quello del Lazio. Con il Fvg si trovano al secondo posto Marche, Umbria e Molise. Non è rimasto fermo neppure il prezzo del gasolio, solo che per il suo aumento la regione si trova all'ottavo posto. Il prezzo medio il 1. agosto era di 1,780 euro e il 4 agosto di 1,815 euro, con una crescita, quindi, di 3,5 centesimi al litro. Un pieno fatto venerdì è costato 1,75 euro in più di quello che è costato martedì della stessa settimana. Per il gasolio l'aumento maggiore lo hanno subito i molisani (+4,5 cent al litro e per +2,25 euro per un pieno), seguiti da Umbria, Lazio, Puglia e Campania. Venerdì il gasolio costava di più anche in Veneto. Sia per quanto riguarda la benzina che per il gasolio, gli aumenti più contenuti si sono avuti in Sardegna: +1,1 centesimi al litro sulla benzina; +1,60 centesimi sul gasolio.

PARAFULMINE

A parare un po' il colpo per gli automobilisti c'è lo sconto regionale sui carburanti, che comunque ad agosto è diminuito rispetto a quello praticato fino a fine luglio. La pagina web della Regione riporta infatti che per la benzina dal 1. agosto la riduzione è di 0,360 (era 0,370 a luglio) nella Area 0, di 0,260 euro nella Fascia 1, nella Fascia 2 di 0,190. Anche per il gasolio c'è stata una leggera diminuzione: ad agosto lo sconto è di 0,270 nella Fascia 0 (era 0,280), di 0,170 nella Fascia 1 e di 0,130 nella Fascia 2. Proprio a ridosso del provvedimento che ha deciso l'esposizione del costo medio, è intervenuto il presidente nazionale di Figisc, la Federazione dei benzinai Confcommercio, il friulano Bruno Bearzi, per spiegare che all'origine dei continui aumenti c'è «la situazione internazionale dei mercati». In pratica, «sotto l'effetto dei tagli alla produzione, dell'aumento della domanda, del decrescere delle scorte e di un gap della raffinazione dei prodotti raffinati del 20 % rispetto alla domanda ha spiegato Bearzi l'aumento dei prezzi è purtroppo la conseguenza alla pompa, una conseguenza allargata al mondo intero e non certo solo al nostro Paese».

IL COMMENTO

Il presidente di Figsc nazionale ha ricordato che i prezzi hanno cominciato «a salire gradatamente» dal 17 maggio e da allora al 30 luglio «le quotazioni dei prodotti raffinati sono salite per la benzina da 0,560 a 0,666 euro/litro, con un salto di 0,106 euro/litro (0,129 con Iva), e per il gasolio da 0,550 a 0,678 euro/litro, con un incremento pari a 0,128 euro/litro (0,156 con Iva) ha dettagliato Bearzi -. Nello stesso intervallo, i prezzi alla pompa sono cresciuti così: benzina in modalità self, da 1,812 a 1,912 euro/litro, con aumento di +0,100, in modalità servito, da 1,963 a 2,059 euro/litro, con incremento pari a +0,096; gasolio in modalità self, da 1,656 a 1,766 euro/litro, con crescita di +0,110, in modalità servito, da 1,811 a 1,914 euro/litro, con incremento pari a +0,103, in altre parole il prezzo alla pompa è cresciuto di qualche centesimo in meno rispetto al trend del mercato».

Ultimo aggiornamento: 11:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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