SACILE - È tornato a colpire.
SCOMPARSO
Il giorno dopo non arriva nessuno e nemmeno in quelli a seguire. La stessa cosa capita alla seconda signora che di anticipo ha sborsato ben 400 euro. Inutile chiamarlo al telefono: o non risponde o sciorina una sequela interminabile di disgrazie che gli sarebbero capitate, destino infame, una dopo l'altra. Mica cose leggere: lutti in famiglia, furgoni che vanno a fuoco, insomma, al soggetto manca il piglio lavorativo, non certo quello della fantasia. Italianissimo e della zona pedemontana, è pure dotato di Partita Iva, particolare che esclude la truffa, come spiegano i carabinieri a coloro che vorrebbero sporgere denuncia. La via possibile è la querela, come nel caso di un contratto non rispettato o un lavoro fatto male. «Solo che non conviene», racconta un altro truffato che preferisce rimanere anonimo, «il mio avvocato ha detto che è nullatenente, dunque l'operazione rischia di costare solo a me e di non portare a nulla». Troppo, considerata la cospicua caparra che anche lui ha versato: mille euro.
ALLARME IN RETE
In rete è qualche mese che gira l'alert, ma non è abbastanza: c'è sempre qualcuno che, non sapendo, ci casca. Un paio di mesi fa una donna, anche lei raggirata, aveva perfino postato la foto del muratore - piastrellista, ma l'ha tolta in fretta avvisata dei rischi legali che correva. Allo stesso modo, un altro suo cliente che lo attende da sei mesi per il lavoro pattuito conserva a casa sua una piccola e vecchia betoniera e qualche attrezzo edile che l'uomo ha portato per far credere che l'inizio dei lavori fosse imminente: «Gli scrivo periodicamente di venirseli a riprendere, ma per ora è ancora tutto fermo lì». Oltre il danno, la beffa di doversi tenere in giardino l'ingombrante attrezzatura. Anche questa è, in alcune truffe, una nota tecnica che fa leva sulla tentazione dell'arrabbiato di dire «se non mi restituisci i soldi che ti ho dato, mi tengo i tuoi macchinari», una sorta di legge del taglione che farebbe partire una denuncia legata alla motivazione che così al muratore si impedisce di lavorare. In alcuni dei gabbati c'è molta amarezza che nasce dalla constatazione che non sembra proprio esserci modo di rivalersi. «A me lo ha detto - afferma un suo cliente finito nella rete -: "Tanto a me non fanno nulla"».