Montegrotto. Y-40, il Tar boccia l'ampliamento. Boaretto: «Andrò altrove, il Comune mi ha messo i bastoni tra le ruote»

L'amministrazione di Montegrotto aveva respinto l'ampliamento del Millepini. Salta così un investimento da dieci milioni di euro

Domenica 5 Febbraio 2023 di Eugenio Garzotto
Montegrotto, bocciato l'ampliamento del Millepini

MONTEGROTTO - Niente da fare per il progetto di nuove strutture ricettive da costruire nell'area dove sorge Y-40, la piscina termale più profonda al mondo. Il Tar del Veneto ha respinto il ricorso contro la bocciatura da parte del Comune di Montegrotto del piano di ampliamento firmato dall'architetto Emanuele Boaretto, proprietario dell'hotel Millepini, dove sorge l'installazione natatoria famosa in Italia e all'estero. A rivolgersi alla giustizia amministrativa, Fabio Licenza, titolare della Trachite Srl che avrebbe venduto all'albergatore alcuni immobili a servizio della sua cava dove sarebbero stati costruiti gli impianti. Salta così un investimento da dieci milioni di euro.

La clausola

Nel preliminare di compravendita, infatti, il titolare del Millepini aveva inserito una clausola che prevedeva il recesso dall'acquisto in caso di parere negativo da parte dell'amministrazione comunale. Ora quindi il pronunciamento del Tar mette una pietra tombale sull'intero intervento. Ma perché l'Ufficio tecnico municipale aveva a suo tempo respinto il progetto? «Doveva essere seguita la procedura dell'accordo pubblico-privato che prevede un beneficio anche per l'ente locale, attraverso la costruzione di un'opera per la collettività - risponde il sindaco Riccardo Mortandello -. Abbiamo sempre spiegato che non siamo contrari a prescindere a quanto proposto, anzi lo riteniamo interessante, sia in termini di riqualificazione di aree dismesse che di completamento del fronte ovest che si affaccia su Piazza Libertà. In questo caso però non era conforme alle disposizioni normative e al piano regolatore generale vigente.

Adesso che il Tribunale amministrativo ha chiarito che la bocciatura da parte del Comune era legittima - continua il primo cittadino -, ci auguriamo che il piano di ampliamento venga tempestivamente ripresentato con le corrette modalità, impegnandoci a una celere approvazione». Speranza vana.

Boaretto: «Andrò altrove»

Emanuele Boaretto è deciso a fare valere la clausola rescissoria. «Quello che volevo costruire a Montegrotto, la mia città, andrò a realizzarlo altrove - esordisce senza mezzi termini -. Mi spiace per il proprietario della Trachite Srl Fabio Licenza che vede sfumare un buon affare, ma dalle nostre parti, evidentemente, lo sport preferito dalle pubbliche amministrazioni è quello di mettere i bastoni fra le ruote agli imprenditori. Oltretutto, avevamo già il parere favorevole del Parco Colli, della Soprintendenza e della Comunità del Parco che riunisce tutti i sindaci, Mortandello compreso. Non importa, io continuo a ideare e costruire piscine profonde in tutto il mondo. Attualmente, sono in fase di progettualità avanzata tre strutture in Cina e una in Malesia, a Kuala Lumpur, mentre una quinta è stata ultimata a Taiwan. In questa città chi fa impresa è considerato solo un bancomat da dissanguare con tasse e imposte. Peccato - si rammarica -; Montegrotto poteva avere una nuova eccellenza come la Y-40 che avrebbe fatto pubblicità alle Terme su tv e giornali senza spendere un centesimo». Ma l'ampliamento bocciato cosa prevedeva? «Come primo intervento - risponde l'albergatore - la costruzione di un grande acquario. Il secondo per ora non lo annuncio, per motivi di riservatezza legati ai brevetti. Sarà una cosa unica al mondo. Che purtroppo non potrò realizzare qui». 

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Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 09:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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