Padova. Listón più lungo, via San fermo tutta pedonale: ecco il progetto

Lunedì 23 Ottobre 2023 di Alberto Rodighiero
Via San Fermo: esiste un progetto per farla diventare tutta pedonale

PADOVA - Non solo il recupero dell’ex caserma Prandina e la realizzazione delle due nuove linee tranviarie: il ridisegno della viabilità in centro storico potrebbe passare anche per la pedonalizzazione del secondo tratto di via San Fermo.

Da qui a tra-quattro anni il modo di spostarsi in centro è destinato a cambiare in maniera radicale. Parte integrante di questo cambio di pelle potrebbe essere anche l’estensione delle aree pedonali. Provvedimenti che, con ogni probabilità, scateneranno più di qualche malumore ma che sul lungo periodo, come è successo in passato (vedi via Roma) sono destinati a portare, anche dal punto di vista commerciale, vantaggi indiscutibili. 


IL TAVOLO
L’appuntamento è per mercoledì prossimo quando l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona incontrerà una delegazione dell’Associazione commercianti del centro storico guidata dal suo presidente Massimiliano Pellizzari. 
All’ordine del giorno della riunione c’è il possibile spostamento della futura fermata del Sir 2 (la linea tranviaria che andrà ad unire Rubano con Vigonza passando per Padova est) da piazza Insurrezione all’incrocio tra via Dante e corso Milano. Di fatto, però, durante l’incontro si dovrebbe discutere anche di un progetto messo in campo qualche anno fa e finito poi in soffitta. Un intervento che prevede di rendere totalmente pedonale una delle principali vie dello shopping cittadino. Un progetto fortemente voluto dall’Acc.

L’intervento contempla la pedonalizzazione di via San Fermo nel tratto ancora aperto alle auto, quello compreso tra via Matteotti e via Dante. Non solo. Le macchine dovrebbero sparire anche nel tratto di via Dante compreso tra ponte Molino e via Verdi. In questo modo, partendo a piedi dal Cantòn del Gallo, se non addirittura da Prato della Valle, sarebbe possibile arrivare agevolmente anche in piazza dei Signori. 


LE POSIZIONI
Un progetto che fin da subito ha intercettato il favore di Ragona. «Si tratta di un intervento interessante e l’amministrazione è sempre pronta a discutere le proposte che arrivano dai cittadini e dalle attività economiche – ha spiegato ieri – per questo ascolterò con interesse quello che mi dirà l’Acc e poi cercheremo di capire come è possibile portare avanti questo progetto». 
«La disponibilità a discutere da parte dell’amministrazione è sicuramente un fatto positivo – ha commentato invece Pellizzari -. Come prima cosa, però, più che di pedonalizzazione del secondo tratto di via San Ferno, io parlerei di un prolungamento del Listòn che grazie a questo intervento potrebbe arrivare in via Dante se non, addirittura, in corso Milano». 


«Detto questo – ha aggiunto il leader dell’Acc – va ribadito che il progetto che avevamo presentato a suo tempo si inseriva in un ridisegno molto più ampio della viabilità del centro storico. Una progetto che prevedeva, in primis, un grande a parcheggio alla Prandina, una prospettiva che, a quanto pare, ad oggi non rientra tra le priorità dell’amministrazione. Dell’intervento facevano parte anche un park interrato sotto piazza Insurrezione e la fermata del tram in via Dante». 


«Mi auguro che durante l’incontro di mercoledì prossimo – ha concluso il rappresentante dell’associazione di categoria – si possa tenere conto di questi elementi e si faccia un ragionamento di più ampio respiro».
Intanto ogni ipotesi di eliminazione dell’area di sosta a raso da piazzale Insurrezione sembra essere stata momentaneamente archiviata. La decisione di realizzare alla Prandina solamente 230 posti auto, infatti, rende impossibile questa operazione. Restando, invece, grossomodo delle dimensioni attuali, questa funzione viene meno e, di consegua, il principale parcheggio a servizio del comparto piazze, resterà strategico per la sosta in città.

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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