PADOVA - La partita è doppia e questa volta il calcio non c’entra. Da un lato l’inchiesta giudiziaria e dall’altro la procedura burocratica per poter riavviare il cantiere. Emergono importanti novità relative alla nuova curva dello stadio Euganeo. La prima: tra un mese partirà il processo perché la prima udienza al tribunale di Padova è stata fissata per il 13 novembre. La seconda: il Comune si costituirà parte civile affidandosi ancora una volta all’avvocato Leonardo Arnau.
LA BUROCRAZIA
Partiamo dall’ultimo punto, quello che più interessa ai tifosi. Eravamo fermi ad una conferenza stampa tenuta lo scorso 30 agosto dal direttore generale del Comune Lorenzo Minganti. «Per riappaltare i lavori era necessario ultimare lo Stato di consistenza, ovvero fare una stima dei lavori già realizzati dall’impresa – era stata la spiegazione del dg –. Un’operazione resa molto difficile dall’atteggiamento non collaborativo di Esteel che non ci ha fornito la certificazione di alcune opere realizzate. Abbiamo deciso di realizzare in proprio lo Stato di consistenza e di affidare ad un professionista la progettazione delle opere non ancora realizzare che dovranno essere messe in gara». Ecco poi un altro passaggio chiave: «Ad oggi, le opere realizzate sono circa il 50%. Se l’azienda ci fornirà tutte le certificazioni avrà diritto a ricevere 3,5 milioni di euro. Diversamente saranno corrisposti 2 milioni di euro. La legge non consente il pagamento di lavori senza certificazione».
Quaranta giorni dopo emerge che su questo fronte la linea rigida del Comune ha dato i suoi frutti. Nei giorni scorsi sono infatti pervenute a Palazzo Moroni sono tutte le carte richieste alla Esteel. Questo renderà sicuramente più semplice e più rapido il riavvio dell’iter per la progettazione e per il completamento dei lavori. Ora il Comune deve predisporre una nuova gara d’appalto.
I TEMPI
Dopo tutto quel che è successo negli ultimi anni in municipio nessuno vuole annunciare date esatte per la ripartenza del cantiere e soprattutto per la tanto agognata inaugurazione della nuova curva, ma in ogni caso per vedere ripartire i lavori bisognerà attendere l’estate 2024. «Per la progettazione dei lavori rimanenti ci vorranno circa quattro mesi, altri cinque mesi serviranno per appaltare i lavori» aveva anticipato Minganti ad agosto.
Per evitare altre brutte sorprese il Comune opterà per un bando di gara in cui saranno invitate a partecipare dieci aziende che godono della fiducia dell’amministrazione. La gara dovrebbe avere un valore di circa tre milioni di euro.
IN TRIBUNALE
Per quanto riguarda gli aspetti giudiziari, intanto, è stata fissata per lunedì 13 novembre la prima udienza del processo che vede a giudizio il dirigente comunale Stefano Benvegnù e il geometra comunale Giacomo Peruzzi (entrambi per subappalto illecito). A giudizio anche gli imprenditori Elio Scirocchi (titolare della Esteel di Viterbo che aveva vinto l’appalto) e Giovanni Vattiato (titolare della Tecnoedil di Brescia che aveva ottenuto il subappalto).
Entrambi sono accusati di subappalto illecito, cooperazione nel delitto colposo e lesioni personali colpose per aver nascosto un incidente sul lavoro. Scirocchi deve rispondere anche di turbata libertà degli incanti.
L’avvocatura civica ha predisposto la documentazione per permettere al Comune di costituirsi parte civile con la consulenza dell’avvocato Arnau che aveva assistito l’amministrazione in tutte le altre fasi.
