I campioni veneti dello street food secondo il Gambero rosso. La guida ai migliori

Presentata l'edizione 2024 della guida giunta alla quarta edizione: 500 indirizzi da gustare al volo con tante presenze nel Nordest

Lunedì 10 Luglio 2023 di Claudio De Min
Street food

In oltre 500 indirizzi, il racconto del mangiare di strada da Nord a Sud, con un'appendice interamente dedicata ai food truck, che valorosamente girano l'Italia tra piazze, delivery e festival. Novità nell'edizione 2024 gli approfondimenti sui mercati e le food court. È questa, in sintesi, la quarta edizione di Street Food 2024, la guida di Gambero Rosso presentata nei giorni scorsi a Roma. Nelle prime pagine l'elenco dei Campioni Regionali, il riconoscimento che Gambero Rosso riserva a quelle attività una per regione che nell'anno in questione si sono distinte per il loro lavoro. Per il Veneto il titolo di miglior realtà regionale è finito a Vicenza e a conquistarlo è stato Il Bacaro della Piazza: Pizza in teglia e in pala, taglieri: in questa insegna - che nasce con l'idea di rivisitare l'accoppiata cicheto e goto de vin - davvero golosi i toketin, impasto della pizza a lievito madre, sormontati da bontà del giorno, salumi e formaggi. Fra birre artigianali e vini naturali. Il Friuli, invece, festeggia con aMano, a Trieste, uno dei luoghi in cui si esalta la tradizione del buffet, con i grandi salumi tagliati a mano (nomen omen), taglieri di formaggi del Carso, panini, piatti come il pasticcio aMano e la tipica jota, polpette light, sardoni impanati e, di venerdì, anche calamari fritti e moli impanati.

Sotto il Salone a Padova

Ma, tornando in Veneto, la guida celebra giustamente uno dei vanti dei padovani, il mercato coperto Sotto il Salone, dove si trova di tutto, dal banco specializzato nella carne di cavallo (da provare gli sfilacci con grana a scaglie e una spruzzata di limone) al paradiso per chi ama i formaggi (La Bottega Veneta), dal baccalà ai suoi più alti livelli (Marcolin) alla pescheria, la polleria, la panetteria (Bottega del Pane) o il laboratorio di pasta fresca, dove potersi anche fermare per un pranzo, partendo dai bigoli al ragù d'anatra (Pastasuta e Pastificio Artusi - De Bojo). Autentico regno della street food come del resto Casa Barrozzi con i panini imbottiti con roast beef, coppa di maiale allo spiedo, pulled pork, trippa oppure Tartare 18, dove si preparano ottime tartare battute al coltello. Non mancano, chiaramente, i posti dove bere un buon calice di vino, tra i più gettonati Il Tira Bouchon, con bellissima selezione di vini e cicchetti. Un quadro che si arricchisce con la nuova Gigi Pipa Bakery: da una parte i lievitati del mattino e i dolci in fetta, dall'altro le pizze e il pane in grandi formati.

Venezia superstar

Folta e non potrebbe essere altrimenti, vista la vocazione della città - la rappresentanza veneziana. Qui, ai grandi (e spesso stellati) ristoranti di alta cucina, si affiancano realtà come Vino Vero e Bar Rialto da Lollo, Alla Vedova e Atllead Meat Lab, la prima smoke house con i suoi goduriosi panini, e ancora Al Portego e Cantine del Vino già Schiavi fino alla Cantina do Mori (con il neo dell'assenza ingiustificata de l'Arco, ma non solo) e ad Acqua & Mais, con le sue piccole meraviglie da passeggio e da asporto scelte da un banco irresistibile. Invece a Chioggia, la Cremeria da Roberto, il chiosco della mitica crema fritta della famiglia Zennaro, resta tra le tappe imprescindibili. 

Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 14:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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