Stefano Bellabona, l'ingegnere padovano ferito a Bargi. La moglie: «Ha ustioni su tutto il corpo, non ci resta che pregare»

Il 55enne di Noventa padovana coinvolto nell'esplosione della centrale

Giovedì 11 Aprile 2024 di Cesare Arcolini
Stefano Bellabona, 55 anni, ingegnere elettrotecnico

NOVENTA (PADOVA) - Via Monteverdi, Noventana, cintura di Padova. È qui che vive uno dei tecnici rimasti feriti nella strage della centrale idroelettrica del bolognese: Stefano Bellabona, 55 anni, ingegnere elettrotecnico. In casa c'è solo la moglie, Chiara Badin, incollata al cellulare in attesa che dall'ospedale possano arrivare notizie positive: «Cosa posso dirvi.

Stefano ha ustioni in tutto il corpo. Non ha lesioni interne e questo può essere positivo, ma per ovvi motivi i medici non possono ancora esprimersi. Non ci resta che pregare e attendere. La speranza di tutti noi è che possa farcela. Mio marito era a Bologna già da qualche giorno, è un professionista, non riesco ancora a capire cosa possa essere accaduto. Prego per lui, ma anche per chi non ce l'ha fatta e soprattutto per le persone che ancora risultano disperse».


Anche nella frazione di Noventa Padovana - come in altri paesi di tutta Italia - si stanno vivendo ore d'angoscia: l’ingegnere è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Parma per le ustioni riportate nell’esplosione di Bargi. E c'è un legame tra Bellabona e Adriano Scandellari, l’altro padovano - di Ponte San Nicolò - coinvolto nel dramma della centrale, che risulta ancora tra i dispersi: entrambi sono molto impegnati nel sociale e negli ambienti parrocchiali. «Stefano ama la bicicletta», è considerato da chi lo conosce bene una persona molto «posata, precisa, meticolosa, ma sempre pronta ad aiutare il prossimo». Vive con la moglie e due figli maschi. Che ora pregano per lui. Scosso per quanto è capitato si è detto anche il sindaco Marcello Bano: «La nostra comunità si stringe attorno ai familiari di Stefano Bellabona con la speranza che la situazione possa volgere al sereno e il nostro concittadino possa guarire dalle ustioni riportate nel tremendo disastro alla centrale. Il mio augurio di una pronta guarigione, è l'augurio dell'intera amministrazione comunale e di tutta la comunità di Noventa Padovana». 

L’AZIENDA
Bellabona è uno dei titolari della ImpelSystem di Noventa Padovana. La società è specializzata nel rinnovamento e nella realizzazione di impianti idroelettrici di produzione, a partire dalla analisi preliminari dei dati idraulici e civili, con definizione degli spazi necessari, specificazione del macchinario elettromeccanico, predisposizione e gestione delle gare d'appalto fino all'assegnazione, attività di direzione lavori e collaudo. E per questo era tra le aziende impegnate nel collaudo della centrale idroelettrica. Il presidente del consiglio di amministrazione è Fabio Bellabona, fratello di Stefanom che è invece il consigliere delegato. L'azienda un tempo era gestita dal padre, che ha tramandato poi ai figli la passione per l'ingegneria.
Nella sede di via Valmarana a Noventa ieri i colleghi non avevano alcuna voglia di parlare e trattenevano le loro emozioni. In attesa di conoscere le condizioni di Stefano, che oltre ad essere un bravo professionista, è sempre stato un amico con cui potersi confrontare su qualsiasi argomento e in tutta serenità.

IL PAESE
Anche in parrocchia a Noventana, così a Ponte San Nicolò, i fedeli si sono raccolti in preghiera. Nelle prossime ore, la moglie Chiara potrebbe trasferirsi a Parma per rimanere vicina al marito. Chi conosce bene l’ingegnere sa quanto ami la vita e come sia legato ai suoi affetti più cari. Ebbene, proprio la famiglia potrebbe dargli quella forza necessaria per superare un quadro clinico al momento preoccupante. La sua vita non è ancora fuori pericolo. 
 

Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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