Triangolo Padova-Verona-Trieste: ecco cosa deve accadere perché i biancoscudati salgano in B

Lunedì 18 Aprile 2022 di Andrea Miola e Pierpaolo Spettoli
Tifosi del Padova. ci credono ancora

PADOVA - Il passaggio è stretto, ma è realistico e i biancoscudati possono ancora giocarsi le loro carte per la salita diretta in serie B. Non più padrone del proprio destino, ora il futuro del Padova dipende anche da quanto succederà a Trieste, dove domenica 24 aprile sarà di scena il Sudtirol contro i giuliani, ai quali servono punti per chiudere quinti.

Il sogno della promozione diretta

Ma cosa si dovrà verificare per agguantare la promozione diretta? In primo luogo i biancoscudati dovranno vincere in casa con la Virtus Verona, con qualunque risultato se gli altoatesini perdessero e con almeno tre reti di scarto se a Trieste finisse in parità. In quest'ultima ipotesi, infatti, le due squadre finirebbero a pari merito per punti conquistati e per il saldo degli scontri diretti (due pareggi per 0-0) per cui si dovrebbe guardare alla differenza reti che ora vede l'undici di Javorcic avanti di tre gol. Con un successo con questo stesso scarto, si arriverebbe nuovamente in parità e scatterebbe il quarto criterio di confronto, quello delle reti complessivamente segnate che vede avanti il Padova (59 contro 47).

La Triestina al momento viaggia a pari merito con Lecco e Pro Vercelli al quinto posto, posizione che permetterebbe di saltare il primo turno dei play off. Vincerebbe la concorrenza delle altre due squadre in caso di arrivo a tre, per migliore classifica avulsa, o a pari punti con la Pro Vercelli per saldo attivo negli scontri diretti, mentre perderebbe il quinto posto se chiudesse insieme al Lecco (con cui ha vinto e perso per 2-0) per peggiore differenza reti complessiva. Quanto alla Virtus Verona, la salvezza non è ancora matematica e rischierebbe i play out in caso di ko a Padova e contemporanei successi di Mantova e Trento, impegnate con Pro Vercelli e Albinoleffe.

Valentini, "sguardo della tigre": «Ci crediamo»

Crederci ancora è la parole d'ordine tra i biancoscudati, come testimoniano le parole di Valentini e Dezi dopo il recente match di Bolzano. «Andare a giocarci la promozione all'ultima giornata è la nostra missione - afferma il difensore - Meritavamo di portare a casa più del pareggio perché abbiamo avuto tante occasioni per segnare e le nostre sono state più nitide delle loro. Sul piano del gioco abbiamo mosso bene la palla, mentre sapevamo che il Sudtirol sarebbe venuto a pressarci forte e nonostante questo abbiamo avuto coraggio. Però non abbiamo perso la speranza dato che c'è ancora una partita: dobbiamo metterci lì con la testa e sperare anche in un miracolo, però ci crediamo».
Un palo nello scontro diretto all'Euganeo, una traversa al Druso oltre a una parata provvidenziale di Poluzzi sull'incornata di Pelagatti nel recupero. Tre episodi che alla fine si sono rivelati decisivi. «Gli episodi contano nel calcio, questa volta non sono stati dalla nostra parte, ma chi non dice che all'ultima giornata girino a nostre favore. Io ci credo e come me ci credono anche tutti i miei compagni. Ne parlavamo prima con il mister in spogliatoio che non è ancora finita e dobbiamo fare il nostro pensando alla prossima partita con la Virtus Verona e basta. Purtroppo tra pali e portiere non c'è girata bene, ma fino a quando c'è speranza dobbiamo crederci. Ripeto non è finita, anche perché il Sudtirol deve andare a giocare a Trieste». Il suo nome, Nahuel, significa sguardo della tigre.

Nello spogliatoio c'è ancora speranza? «L'abbiamo, siamo un gruppo forte e il mister ci ha dato una grande mano a ritrovare l'identità che avevamo perso per strada. Cercheremo di vincere con più reti di scarto con la Virtus Verona, anche se adesso non dipende più soltanto da noi. Ma nel calcio si è già visto in passato che all'ultima giornata può succedere di tutto e che sono state ribaltate le situazioni». Un flash sull'esodo in massa del popolo biancoscudato a Bolzano. «Sotto questo punto di vista è stata una partita emozionante, anche questo è il bello del calcio: i tifosi hanno riempito lo stadio ed erano più i nostri rispetto agli altoatesini. Sembrava di giocare in casa, purtroppo non siamo riusciti a ottenere la vittoria però abbiamo ancora una speranza».

Dezi, ringraziamento ai tifosi

Ecco Jacopo Dezi. «Usciamo da questa partita a testa alta con la consapevolezza della nostra forza, ma anche con un pizzico di rammarico. Però fino a quando la matematica non ci condanna, ci proviamo sino alla fine: nulla è detto sino all'ultimo secondo e quindi ci crediamo. Abbiamo disputato una gara ottima, sapevamo che il Sudtirol sarebbe venuto a prenderci a uomo e abbiamo cercato di giocare in avanti il più veloce possibile. Da parte nostra è stata una grande partita nella quale è mancato solo il gol».
Come era il clima in spogliatoio? «Abbiamo dato tutto, ripeto è mancato solo il gol e la vittoria. Ci dobbiamo credere e ci crediamo ancora. I tifosi sono stati incredibili, sono stati il dodicesimo uomo e sembrava di giocare in casa, per cui un ringraziamento va anche a loro. Sono il nostro valore aggiunto e adesso domenica tutti all'Euganeo per crederci insieme sino alla fine. Siamo concentrati e uniti, non ci resta che dare ancora il massimo».

Greco, soddisfatto alla prima in panca

Greco era al debutto come allenatore in prima per la squalifica di Javorcic. «Siamo soddisfatti, i ragazzi sono stati straordinari come al solito. Dall'inizio dell'anno hanno fatto un percorso incredibile con grande volontà e sacrificio, mi dispiace per Javorcic che avrebbe meritato di stare al fianco dei ragazzi in una gara così importante e bella. Nel primo tempo potevamo andare in vantaggio, siamo stati bravi nel costruire e nel difendere, nella ripresa siamo ripartiti bene poi alla fine ci sta di soffrire anche se l'abbiamo fatto solo su palle inattive per cui il pareggio è corretto. Adesso ci attende una lunga settimana nella quale ci prepareremo al meglio».
Un flash di Moscati. «Era inevitabile che fosse una partita del genere e l'abbiamo affrontata nel modo giusto provando a vincerla, alla fine è arrivato un pareggio e adesso ci giochiamo tutto all'ultima giornata. Avere giocato con lo stadio pieno è stato una marcia in più per noi. Personalmente ho avuto un paio di occasioni nitide per segnare, soprattutto la seconda perché la palla mi è un po' schizzata ma sono molto orgoglioso della gara che abbiamo fatto».
 

Ultimo aggiornamento: 19:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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