Il Padova ci prova, ma il Sudtirol tiene lo 0-0: speranze di promozione diretta agli ultimi 90'

Domenica 17 Aprile 2022 di Claudio Malagoli
Il Padova ci prova, ma il Sudtirol tiene lo 0-0: speranze al lumicino per la promozione diretta

Niente sorpasso e verdetto rimandato all'ultima giornata anche se il Padova ha avuto il merito di provarci fino all'ultimo, trovando però sulla strada un Poluzzi insuperabile. Ora i favori del pronostico sono ancora di più dalla parte del Sudtirol, sempre avanti di due punti, ma non tutto è compromesso. A patto però che domenica prossima la Triestina, in corsa per il quinto posto, sappia tirare fuori le motivazioni per non farsi battere dal Sudtirol e allo stesso tempo i biancoscudati riescano a prevalere con almeno tre gol di scarto sulla Virtus Verona. Solo così infatti la truppa di Oddo potrebbe sul filo di lana bruciare gli altoatesini nello sprint per la serie B. In caso contrario si materializzerebbe un'altra beffa dolorosissima da mandare giù.
Anche lo 0-0 del Druso è difficile da digerire. Il Padova ha condotto una partita intelligente, lasciando sfogare per oltre un'ora la grande aggressività degli avversari per poi prendere il sopravvento. E così nell'ultimo quarto di gara sono fioccate le occasioni, due delle quali nitidissime. Ma il portiere altoatesino ha negato al Padova quella nona vittoria di fila della gestione Oddo che avrebbe messo il sigillo a una straordinaria rimonta da consegnare alla storia.

TIFO RIBOLLENTE
Qualche sorpresa nelle scelte del tecnico biancoscudato che ritrova Ronaldo, sceglie Jelenic come mezzala e punta su Santini come vertice del tridente offensivo. L'ex giallorosso Leandro Greco, che guida il Sudtirol al posto dello squalificato Javorcic, deve fare a meno all'ultimo momento del capitano Tait. Spettacolare il colpo d'occhio offerto dal Druso, ribollente di tifo. Il copione iniziale della partita è subito chiaro: biancoscudati che provano a gestire il gioco sul piano del palleggio, altoatesini aggressivi nel pressing e fulminei nelle folate offensive. L'arbitro si dimostra abbastanza permissivo di fronte alla fisicità che i padroni di casa esibiscono in ogni contrasto, sorvolando su un paio di interventi che meritavano di essere sanzionati. I contrasti diventano così subito ruvidi e gli animi si accendono. Durissimo il fallo di Broh su Bifulco che lo aveva saltato di netto. E l'ex biancoscudato finisce sull'elenco degli ammoniti. Guadagna campo il Sudtirol, ma una transizione dei biancoscudati mette i brividi a Poluzzi: decisiva la chiusura di Rover su Santini. Sullo sviluppo dell'angolo successivo Ajeti incorna più in alto di tutti, attento a sventare la minaccia il portiere del Sudtirol.

DUELLI INDIVIDUALI
La partita, com'era nelle previsioni, vive molto nei duelli individuali. Più a suo agio il Sudtirol che appoggia spesso la manovra su De Marchi, abile a legare il gioco. Deve invece abbassarsi ulteriormente il Padova che stringe le linee e fatica a superare il primo pressing degli avversari anche per la giornata di scarsa vena di Dezi. In queste fasi la truppa di Oddo produce solo uno spunto di Jelenic e una punizione calciata male da Ronaldo. Attacca di più il Sudtirol, ma lo fa con troppa frenesia. E così Donnarumma non corre rischi.
La contemporaneità con gli altri campi ritarda l'inizio della ripresa. Entrambe le squadre sono già in campo e devono perciò aspettare qualche minuto prima di riprendere il gioco. Il patavino Voltan prova a sfruttare una iniziativa sulla corsia mancina di Davi ma la sua conclusione è respinta. Sfruttando il vento a favore il Sudtirol alza i giri del motore e spinge con più decisione. Il Padova appare un po' in sofferenza di fronte alla costante aggressività degli avversari: troppo lenta la circolazione del pallone per innescare con pericolosità gli attaccanti. Ecco allora che Oddo opera i primi due cambi: fuori Bifulco e Santini, dentro Saber e Ceravolo. È sempre 4-3-3, ma Jelenic ora agisce a sinistra del tridente d'attacco. Quasi subito arrivano le contromosse di Greco che inserisce Casiraghi e Odogwu che vanno a formare il tandem offensivo.
MASSIMO SFORZO
Corsa e intensità sono sempre molto elevate tra i contendenti, che non si risparmiano anche nel vigore atletico. A difettare però è la qualità delle giocate. Con il passare dei minuti il Padova sale di tono e produce il suo massimo sforzo per andare a vincere la partita di fronte a un Sudtirol che appare invece in riserva di energie anche sul piano mentale. Su azione d'angolo, dopo una chiusura decisiva di Zaro, la squadra sfiora il vantaggio. La battuta arcuata all'altezza del primo palo di Chiricò viene letta in anticipo da Ceravolo la cui girata volante viene neutralizzata d'istinto da Poluzzi con l'aiuto della traversa. Oddo aumenta il peso dell'attacco e inserisce Cissè (fuori Ronaldo), passando al 4-4-2. Un'altra opportunità nasce ancora da corner: questa volta la rasoiata di Saber viene fortunosamente respinta da un avversario a pochi passi dalla porta.
Per il rush finale entrano Della Latta e Pelagatti. L'ultimo sussulto lo regala proprio il difensore ex Cittadella che va ad impattare di testa sulla punizione dalla trequarti di Chiricò, ma è miracoloso l'intervento di Poluzzi. E ai biancoscudati - e ai loro splendidi tifosi che non hanno mai smesso di incitarli - restano i rimpianti.

 

Ultimo aggiornamento: 19 Aprile, 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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