Rinoceronte bianco salvato dall'estinzione: prodotto un nuovo embrione

Mercoledì 15 Gennaio 2020
Un piccolo di rinoceronte

PADOVA - Il rinoceronte bianco del Nord, una specie africana rarissima e ad estinzione ormai certa (sopravvivono solo due femmine), potrà continuare ad esistere grazie al progetto scientifico Biorescue, di cui l'Università di Padova è partner italiano. Lo studio è stato fatto  da un team di ricercatori internazionale e per  l'Italia il progetto è seguito dalla docente Barbara De Mori per la valutazione etica, e da Cesare Galli, direttore del laboratorio Avantea di Cremona che ha seguito la fecondazione degli ovociti provenienti da Najjn e Fatu.

Il team di scienziati e conservazionisti da Kenya, Repubblica Ceca, Germania e Italia ha dato vita a un nuovo embrione di rinoceronte bianco settentrionale, dopo aver prelevato nove ovociti dalle uniche due femmine rimanenti della specie e averli inseminati con lo sperma congelato di maschi deceduti. Il prelievo è avvenuto lo scorso 17 dicembre nella riserva di Ol Pejeta, in Kenya, e ha ripetuto quello già eseguito nell'agosto del 2019, che aveva portato alla formazione dei primi due embrioni. Gli scienziati del progetto «BioRescue» hanno posto sotto anestesia generale Najin e Fatu, i due rinoceronti femmina, e hanno prelevato nove ovociti - tre di Najin e sei di Fatu - dalle loro ovaie.

LEGGI ANCHE Barbara de Mori, la prof che salva i rinoceronti bianchi

Gli ovociti sono stati trasportati immediatamente al Laboratorio Avantea in Italia; dopo l'incubazione e la maturazione, quattro ovociti di Fatu e uno di Najin sono stati fecondati con sperma e uno dei cinque ovuli fecondati da Fatu si è sviluppato in un embrione vitale, che viene ora conservato in azoto liquido insieme ai due embrioni generati della procedura dello scorso agosto. Ora gli scienziati dovranno selezionare un gruppo di rinoceronti bianchi del Sud, da cui individuare una madre surrogata per l'embrione di rinoceronte bianco del Nord. Najib Balala, Segretario di Gabinetto del Ministero del Turismo e della fauna selvatica del Kenya, parla di «una grande vittoria per il Kenya e i suoi partner, poiché i rinoceronti bianchi del Nord si trovano di fronte alla minaccia di un'imminente estinzione». Il partner italiano del progetto BioRescue è l'Università di Padova: Barbara de Mori, Direttore del Laboratorio di Etica per la Medicina Veterinaria, la Conservazione e il Benessere degli Animali, assicura che anche questo nuovo embrione è stato creato nel rispetto di una rigorosa valutazione etica di tutte le procedure coinvolte, tutelando il benessere di Najin e Fatu in tutti i suoi aspetti «per dare ai rinoceronti del Nord »la possibilità di far crescere la loro prole e, si spera, di salvare la loro specie
».



 

Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci