Va a controllare i danni subiti dal fotovoltaico e precipita: grave. Si sdraia sull'auto per salvarla: in ospedale

Venerdì 21 Luglio 2023
Va a controllare i danni subiti dal fotovoltaico e precipita: grave. Si sdraia sull'auto per salvarla: in ospedale

PADOVA/MIRANO - Disteso sopra la sua auto, nel disperato tentativo di proteggerla dalla grandinata. Ma così i chicchi grossi come palle hanno finito per colpire proprio lui: l’uomo è finito al Pronto soccorso di Mirano con contusioni ed escoriazioni causate dalle raffiche di ghiaccio. È il caso più eclatante nel bilancio dei 110 feriti registrati in Veneto per via del maltempo, anche se non il più grave in termini clinici, visto che quello è rappresentato da un 71enne ricoverato in codice rosso nella Neurochirurgia di Padova, dopo essere precipitato a terra mentre tentava di accedere al tetto di casa dalla botola del soffitto, per ispezionare i danni subiti dall’impianto fotovoltaico.


GLI ACCESSI
I traumi determinati dalla grandine e dalle cadute sono la diagnosi più ricorrente nei certificati stilati dai sanitari, insieme ai tagli dovuti alle rotture dei vetri, secondo il resoconto della Regione. L’ha riferito il presidente Luca Zaia: «Ringrazio ancora una volta i soccorritori ed i tecnici che sono intervenuti nell’immediatezza degli eventi e che continuano in queste ore nelle opere di ripristino e censimento dei danni». Il governatore è stato in costante contatto con il Suem, oltre che con la Protezione civile e il mondo del volontariato. 
Sulla base dei dati forniti da Paolo Rosi, al vertice del coordinamento regionale dell’Emergenza-urgenza, risulta che gli accessi in Pronto soccorso sono stati 28 nel Veneziano (20 a Dolo, 4 a Mirano e 4 a Portogruaro), 62 nel Padovano (24 al policlinico universitario, 20 a Cittadella, 16 a Camposampiero e 2 a Schiavonia), 19 nel Vicentino (12 a Bassano del Grappa e 7 a Vicenza), 1 a Belluno.


LE PREVISIONI
L’attenzione in Veneto resta massima. Ieri mattina il Centro funzionale decentrato della Protezione civile regionale ha emesso un avviso in cui dichiarava condizioni di instabilità a partire già dal pomeriggio e dalla serata, soprattutto sulle zone montane e pedemontane. Meno probabili, ma non del tutto esclusi, i fenomeni in pianura in particolare dalla notte e sui settori sud-occidentali. Per oggi e domani l’Arpav prevede condizioni di tempo a tratti instabile con probabili rovesci e temporali sparsi e intermittenti. Saranno possibili locali fenomeni intensi, quindi forti rovesci, grandinate e forti raffiche di vento.
Fino alle 18 di domani è annunciata la criticità idrogeologica, con il grado di allerta gialla, in questi bacini: Alto Piave (provincia di Belluno), Piave Pedemontano (Belluno e Treviso), Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone (Vicenza, Belluno, Treviso e Verona), Adige-Garda e Monti Lessini (Verona), Po, Fissero-Tartaro- CanalBianco e Basso Adige (Rovigo e Verona), Basso Brenta-Bacchiglione (Padova, Vicenza, Ferona, Venezia e Treviso), Basso Piave-Sile e Bacino scolante in laguna (Venezia, Treviso e Padova), Livenza-Lemene e Tagliamento (Venezia e Treviso).
Per quanto riguarda la valutazione degli effetti al suolo, gli esperti della Regione indicano il possibile innesco di frane superficiali e colate rapide sui settori montani, pedemontani e collinari delle zone in allerta, il possibile innalzamento dei livelli della rete idrografica secondaria e il rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con allagamenti di locali interrati o sottopassi. «Lo scenario – avvertono – sarà caratterizzato da fenomeni intensi e in rapida evoluzione».

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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