Sette lavoratori su dieci vogliono fare carriera: i padovani più ambiziosi

Martedì 31 Ottobre 2023 di Gabriele Pipia
Sette lavoratori su dieci vogliono fare carriera: i padovani più ambiziosi

PADOVA - Per i lavoratori veneti l’ordine delle priorità è il seguente: famiglia, realizzazione personale, vita privata e poi carriera. A Padova però l’ambizione è ben più alta che nelle altre province. Se a livello regionale la carriera è ritenuta “molto importante” per il 55% degli intervistati, qui la scalata professionale conta molto per il 72%. Un dato ben più alto rispetto al 60% di Venezia, al 53% di Treviso, al 33% di Rovigo e al 27% di Verona. 
È quanto emerge dalla ricerca firmata dall’agenzia per il lavoro Maw (W-Group) con l’obiettivo di indagare bisogni, desideri e priorità dei lavoratori veneti fornendo alle imprese uno strumento utile all’incrocio di domanda e offerta.


IL CAMPIONE
Gli intervistati veneti sono circa 260.

Provengono dai settori più svariati e la maggior parte lavora in aziende con più di 50 dipendenti. Il 24% è assunto con contratto di somministrazione, il 40% direttamente in azienda e il 25% è disoccupato in cerca di lavoro. Dallo studio emerge che in Veneto solo il 25% dei lavoratori si dichiara pienamente soddisfatto della propria posizione lavorativa e la metà si sente abbastanza apprezzato e stimato. 


I BISOGNI
Sul posto di lavoro i dipendenti veneti mettono al primo posto l’avere uno stipendio adeguato: a Padova lo indica il 78%, in linea con tutte le altre province venete. 
Oltre allo stipendio, i lavoratori veneti desiderano anche un bel clima lavorativo (46% per Padova, sotto la media del 59% a livello veneto), crescita personale (50% per Padova, sopra tutte le altre) e ambiente confortevole in azienda (41% in tutta la regione, 34% a Padova). È considerato importante anche che i carichi di lavoro siano adeguati (39% in tutta la regione ma solo 31% a Padova).
Anche l’unione del gruppo di lavoro è un aspetto particolarmente importante per il 40% dei lavoratori di Treviso e per il 37% di quelli di Verona, mentre lo è meno per i lavoratori padovani: solo 29%. Qui conta di più che la sede di lavoro sia vicina a casa (38%). Bassi livelli di stress sono richiesti dal 32% dei lavoratori veneti, con picchi del 34% a Padova e Vicenza.


I BENEFIT E I CAPI
«I benefit sul posto di lavoro svolgono un ruolo determinante nell’attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti» sottolinea Maw, anche se «il 45% dei rispondenti veneti non ne percepisce nessuno. Un dato decisamente peggiore rispetto alla media nazionale, pari al 38%».
La formazione gratuita per i dipendenti è il benefit più diffuso (27%), seguita dai buoni pasto (percepiti dal 25% dei lavoratori e in particolare dal 47% a Padova). A Venezia sono particolarmente concessi il telefono aziendale e i pacchetti welfare con società terze, a Padova invece il telefono aziendale (32%). Dello smart working invece gode solo il 7% dei veneti.
Sono poi state individuate le migliori caratteristiche di un leader: essere in grado di valorizzare i talenti, saper ascoltare, dare fiducia e stimolare il lavoro di squadra. 
I lavoratori veneti che hanno deciso di cambiare lavoro almeno una volta sono più di uno su due: lo hanno fatto perché non sentivano che il proprio contributo veniva riconosciuto (25%), perché volevano cambiare la tipologia di azienda (19%), perché non soddisfatti delle mansioni (18%) o perché si sentivano sfruttati (16%).
 

Ultimo aggiornamento: 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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