Assessore trova i ladri in casa
prende il fucile e spara

Mercoledì 28 Ottobre 2015
Antonio Miazzo
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GRANTORTO - «Sono stati momenti di paura e di terrore, non auguro a nessuno di provare quello che ho provato io. L'altra notte, ero a letto, quando con mia moglie ci siamo svegliati per dei rumori che venivano dal piano terra. C'era qualcuno che tentava di scassinare la porta. Mia moglie terrorizzata si è messa ad urlare dalla paura. Così ho preso il fucile che da un paio di mesi tengo vicino al letto, l'ho caricato e sono uscito sul balcone, ho sparato due colpi in aria gridando 'vi ammazzo...'. Era buio pesto, ma ho sentito chiaramente dei passi veloci lungo il vialetto, stavano scappando».



Antonio Miazzo, 70 anni, allevatore, assessore all'ambiente e all'agricoltura del Comune di Grantorto, nell'Alta Padovana, ancora scosso racconta così l'avventura di lunedì notte.

«Non volevo certo uccidere. Io non ho mai fatto del male a nessuno, ed è la prima volta che sparo da quando 30 anni fa ho acquistato il fucile. Ma, cos'altro potevo fare? Se non avessi sparato sarebbero sicuramente entrati, e allora come sarebbe andata a finire? Potevano ammazzare me e mia moglie. E dopo essere fuggiti dalla mia proprietà quella stessa notte sono entrati in altre case qui vicino portandosi via gioielli, tv, computer», sottolinea l'allevatore.

«I miei concittadini mi chiamano eroe, mi fanno i complimenti. Ma io non sono certo un eroe, ho solo cercato di salvaguardare l'incolumità mia e di mia moglie. Ora i carabinieri verranno a sequestrarmi il fucile, che è legalmente detenuto, perché posso tenerlo ma non posso sparare - spiega l'assessore - e mi verrà comminata una sanzione. Ma spero che il giudice capisca. Non auguro a nessuno di trovarsi nella situazione in cui mi sono trovato io: mia moglie era terrorizzata e piangeva.
Spero che quanto successo possa servire. Io mi fido delle forze dell'ordine, ma in quei momenti terribili non potevo fare altro».
Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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