GALZIGNANO (PADOVA) - È stato tradito da un attacco di cuore dopo pochi giorni di vacanza. Ed è spirato sotto gli occhi atterriti della moglie. Galzignano vive con dolore ed incredulità la scomparsa di Davide Bottaro, 56 anni, magazziniere, ma noto in paese per essere uno dei selecontrollori più assidui ed esperti nella lotta contro i cinghiali ed i capi selvatici. Il cinquantaseienne aveva raggiunto da qualche giorno la sua casa di vacanza al Albarella, per concedersi qualche giorno di pausa nel ponte di Ferragosto. La tragedia è avvenuta venerdi scorso, in mattinata. Il cinquantaseienne all'interno della propria abitazione è stato colto da un improvviso malore e si è accasciato sul pavimento. A soccorrerlo è stata la moglie che dopo aver cercato invano di rianimarlo ha chiesto l'immediato intervento dei sanitari. Un mezzo del Suem ha tentato di raggiungere il punto di soccorso di Rosolina. Ma la situazione sempre più critica dell'uomo ha subito indotto i sanitari a dirigersi immediatamente all'ospedale di Schiavonia.
Era un selecontrollore del Parco Colli
La notizia della morte del cinquantaseienne ha destato stupore e commozione a Galzignano. Sono stati in molti i parenti e gli amici che hanno raggiunto la casa del cinquantaseienne in via 25 aprile per manifestare il loro cordoglio ai famigliari. Davide Bottaro era una delle figure "storiche" all'interno dell'azienda Criocabin di Teolo, dove da anni lavorava come magazziniere. La sua vera grande passione era però la caccia tanto da diventare figura decana all'interno dell'Associazione Federcaccia di Padova. «Eravamo amici da molti anni - ha ricordato commosso Riccardo Masin, sindaco di Galzignano e Presidente provinciale di Federcaccia - e in più di qualche occasione abbiamo effettuato alcune battute insieme. Conosceva alla perfezione il territorio dei Colli ed aveva un profondo senso di rispetto per il paesaggio». Proprio per difendere il territorio dall'assalto degli ungulati, Davide Bottaro svolgeva da tempo e con passione l'attività di selecontrollore a servizio del Parco Colli. Era considerato uno dei componenti più assidui ed attenti del vasto contingente di oltre 100 volontari attivi sui colli. Sentiva fortemente il problema costituito dalla vasta estensione degli ungulati, tanto da dare vita, con altri appassionati all'Associazione "Controllori fauna e flora Colli Euganei Odv", e presenziare nella sede del sodalizio, presso la ex casa delle associazioni di Valsanzibio, a varie sortite per abbattere i capi in difesa delle zone del territorio maggiormente minacciate. Saranno in tanti, quindi, gli amici e conoscenti che prenderanno parte alle esequie previste per domani alle ore 10 presso la chiesa parrocchiale di Galzignano, stringendosi accanto alla moglie, Flavia, alla mamma, Maria e alla sorella Catia.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout