FONTANAFREDDA - Un artigiano edile è morto in seguito a un improvviso malore mentre era alla guida del suo furgone cassonato. Ogni soccorso è stato inutile. È successo ieri, nel primo pomeriggio, a Caneva, dietro il cimitero di Stevenà. La vittima si chiamava Franco Modolo e aveva 57 anni.
L’ALLARME
L’artigiano stava percorrendo la “bretella” che porta all’A28 trasportando ghiaia. Improvvisamente si è sentito male. Ha rallentato riuscendo ad accostare il mezzo in una laterale, via Nogheron, ma appena aperta la portiera è scivolato giù dall’abitacolo procurandosi delle abrasioni alla testa. Un passante lo ha trovato esanime e ha chiamato il numero unico di emergenza 112. Oltre al personale sanitario, sono stati allertati anche i carabinieri della Compagnia di Sacile. Dalle prime indicazioni sembrava che il decesso fosse attribuibile a un morte violenta. In realtà non sono stati riscontrati segni di aggressione e nel furgone ogni cosa era al suo posto, come è stato verificato dai carabinieri della stazione di Caneva e del Nucleo operativo di Sacile.
GLI ACCERTAMENTI
Su disposizione del sostituto procuratore di turno, Monica Carraturo, la salma è stata portata nell’obitorio dell’ospedale di Pordenone, dove il medico legale Michela Frustaci nel tardo pomeriggio di ieri ha effettuato l’ispezione esterna confermato le cause naturali del decesso. Non è stato possibile stabilire se l’arresto cardiocircolatorio possa essere attribuito a un infarto o a un colpo di calore. Verso quell’ora le temperature erano molto alte, non si esclude che il 57enne, già affaticato per via del lavoro, abbia avuto un malore legato al caldo. La Procura, non ritenendo necessari ulteriori accertamenti, già oggi dovrebbe rilasciare ai familiari l’autorizzazione alla sepoltura.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout