Padova. Inchiesta stadio Euganeo, il Tribunale non toglie le misure interdittive. Il Comune chiederà il dissequestro del cantiere

Il titolare della Esteel ha chiesto l'annullamento della misura interdittiva di non poter trattare con la pubblica amministrazione: richiesta respinta

Giovedì 22 Dicembre 2022 di Marco Aldighieri
Il Comune chiederà il dissequestro del cantiere della curva sud allo stadio Euganeo

PADOVA - Il presunto scandalo della nuova curva sud dello stadio Euganeo, ieri mattina, è finito davanti al Tribunale del Riesame di Venezia. Elio Scirocchi, titolare della ditta Esteel e difeso dall'avvocato Valerio Panichelli, ha chiesto al giudice l'annullamento della misura interdittiva di non poter trattare con la pubblica amministrazione. Ma il Tribunale lagunare, alla presenza del pubblico ministero Benedetto Roberti titolare delle indagini, ha respinto la richiesta.

Un no, questa volta dal Gip Elena Lazzarin, lo ha incassato anche il funzionario del Comune e direttore dei lavori Giacomo Peruzzi, difeso dall'avvocato Ravazzolo, raggiunto dalla misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio con il divieto di svolgere funzioni pubbliche nell'ambito dell'attività di lavoro per cinque mesi.

Tutti gli indagati

I due funzionari comunali Benvegnù e Peruzzi e i due imprenditori Elio Scirocchi e Giovanni Vattiato sono indagati per il subappalto illecitamente passato dalla ditta viterbese Esteel alla bresciana Tecnoedil. Mentre il sindaco Sergio Giordani e l'assessore allo Sport Diego Bonavina sono finiti nei guai per il reato di concussione. La concussione è il reato commesso da una persona incaricata di un pubblico servizio che abusando del proprio ruolo costringe o induce qualcuno a dare o promettere indebitamente soldi o altro. In questa inchiesta non si parla di soldi e non emergono contatti diretti tra Giordani, Bonavina e le due ditte interessate nei lavori. Per gli inquirenti le pressioni dei due politici sarebbero quelle fatte ai funzionari comunali per accelerare i lavori concludendoli ad inizio giugno con l'obiettivo di presentarsi alle elezioni con la nuova curva pronta. Nelle 43 pagine di ordinanza, le Fiamme gialle hanno scritto nero su bianco il cuore dell'impianto accusatorio. «... Se sono comprensibili a fronte del perdurante stato del ritardi dei lavori (...) hanno però ecceduto nella competenza di chi le ha effettuate perché dettate puramente da un motivo di ritorno politico. Hanno per questa ragione indotto a concentrare gli sforzi sulla parte del progetto di interesse elettorale e non hanno d'altro canto portato a fare emergere quelle che erano le inadempienze e la violazione in atto, perché ciò avrebbe potuto comportare una sospensione dei lavori...».

La richiesta di dissequestro

Quasi sicuramente dopo le vacanze natalizie il Comune, attraverso l'avvocato Leonardo Arnau, chiederà al Gip il dissequestro del cantiere della nuova curva sud. Una volta ottenuto dovrà essere rifatto il bando di gara per assegnare i lavori a un'altra ditta e per la fine dell'opera ci vorranno molti mesi. Da marzo di quest'anno il primo cittadino e l'assessore sono stati intercettati al telefono. Molti, tra cui parenti e amici, sanno come a volte il sindaco Sergio Giordani possa utilizzare espressioni colorite. Ma per gli inquirenti che lo hanno intercettato quella frase a Benevegnù «Fai una brutta fine te, eh. Fisicamente...» è apparsa come la prova di una pressione sui due dirigenti comunali. Il sindaco, difeso dall'avvocato Fabio Pinelli, ha espresso la volontà di essere interrogato il prima possibile per fare piena luce sulla vicenda. Stefano Benvegnù in qualità di Rup (responsabile unico del procedimento) era già stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari il 3 di novembre. E Benvegnù al Gip aveva chiaramente detto di non avere subito alcuna pressione nè dal sindaco Sergio Giordani e nè dall'assessore allo Sport Diego Bonavina per finire in fretta la costruzione della nuova curva sud, ma gli inquirenti non gli hanno creduto. Lo stesso Scirocchi titolare della Esteel davanti al Gip aveva dichiarato: «Ho chiarito tutto e non mi sono mai tirato indietro. Con questa amministrazione c'è stata massima collaborazione e limpidezza. Certo è stato un cantiere difficile fin dall'inizio, ho avuto problemi anche a lavorare con le ditte del territorio». 

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