NOVENTA - Doveva essere un semplice passaggio di denaro tra due banche, ma nel percorso online si è introdotto un hacker che è riuscito a deviare la somma di 12.800 euro a un'altra ditta tramite home banking. Come succede spesso, non appena acquisito il denaro, il conto corrente della ditta fasulla è stato chiuso. La disavventura si è materializzata lo scorso 24 giugno e ha visto nelle parti della vittima la scuola Dieffe di via Risorgimento a Noventa Padovana.
L'altro giorno i carabinieri della locale stazione del luogotenente Enzo Callegaro al termine di un'attività d'indagine hanno rintracciato il sospettato. Si tratta di un cittadino romeno, G.C. di 54 anni, residente a Roma. È stato denunciato per truffa informatica. A spiegare nel dettaglio cosa sia accaduto ci ha pensato ieri il presidente della Dieffe, Federico Pendin.
«La nostra scuola aveva necessità di spostare del denaro da una banca all'altra nelle quali siamo correntisti. Non è la prima volta che effettuiamo operazioni del genere e non si erano mai verificate anomalie. L'operazione è stata effettuata venerdì 21 giugno. Sembrava tutto nella norma. Il lunedì successivo, il 24 giugno, da una verifica ai conti correnti è emerso che il passaggio non era avvenuto, ma allo stesso tempo la cifra movimentata era sparita e aveva preso un'altra destinazione. Abbiamo subito capito - ha proseguito - di essere rimasti vittima di una truffa».
Il presidente non ha perso tempo: «Abbiamo subito avvisato le banche interessate dal passaggio e abbiamo formalizzato regolare denuncia in caserma a Noventa». Dopo aver appreso del felice esito delle indagini Federico Pendin ha concluso: «Ringrazio personalmente l'Arma dei carabinieri e nello specifico i militari della stazione di Noventa Padovana per il lavoro svolto. Siamo di fronte ad una cifra importante e quanto è capitato è preoccupante».
Dieffe è una cooperativa che da oltre 30 anni opera per favorire lo sviluppo professionale e umano di giovani in cerca di lavoro e di persone già inserite in azienda. Centinaia di studenti ogni giorno affollano le aule della sede di Noventa Padovana con l'obiettivo dichiarato di arrivare a coronare il sogno di un lavoro sicuro. I militari dell'Arma, a fronte dell'ennesima truffa scoperta, lanciano un appello alla collettività affinché, prima di effettuare operazioni online, ci si accerti che i movimenti siano andati a buon fine in maniera regolare, e soprattutto di utilizzare tutte le premure del caso in corso d'opera. Il popolo dei truffatori è infatti in costante ascesa.
Cesare Arcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'altro giorno i carabinieri della locale stazione del luogotenente Enzo Callegaro al termine di un'attività d'indagine hanno rintracciato il sospettato. Si tratta di un cittadino romeno, G.C. di 54 anni, residente a Roma. È stato denunciato per truffa informatica. A spiegare nel dettaglio cosa sia accaduto ci ha pensato ieri il presidente della Dieffe, Federico Pendin.
«La nostra scuola aveva necessità di spostare del denaro da una banca all'altra nelle quali siamo correntisti. Non è la prima volta che effettuiamo operazioni del genere e non si erano mai verificate anomalie. L'operazione è stata effettuata venerdì 21 giugno. Sembrava tutto nella norma. Il lunedì successivo, il 24 giugno, da una verifica ai conti correnti è emerso che il passaggio non era avvenuto, ma allo stesso tempo la cifra movimentata era sparita e aveva preso un'altra destinazione. Abbiamo subito capito - ha proseguito - di essere rimasti vittima di una truffa».
Il presidente non ha perso tempo: «Abbiamo subito avvisato le banche interessate dal passaggio e abbiamo formalizzato regolare denuncia in caserma a Noventa». Dopo aver appreso del felice esito delle indagini Federico Pendin ha concluso: «Ringrazio personalmente l'Arma dei carabinieri e nello specifico i militari della stazione di Noventa Padovana per il lavoro svolto. Siamo di fronte ad una cifra importante e quanto è capitato è preoccupante».
Dieffe è una cooperativa che da oltre 30 anni opera per favorire lo sviluppo professionale e umano di giovani in cerca di lavoro e di persone già inserite in azienda. Centinaia di studenti ogni giorno affollano le aule della sede di Noventa Padovana con l'obiettivo dichiarato di arrivare a coronare il sogno di un lavoro sicuro. I militari dell'Arma, a fronte dell'ennesima truffa scoperta, lanciano un appello alla collettività affinché, prima di effettuare operazioni online, ci si accerti che i movimenti siano andati a buon fine in maniera regolare, e soprattutto di utilizzare tutte le premure del caso in corso d'opera. Il popolo dei truffatori è infatti in costante ascesa.
Cesare Arcolini
