Figli con due mamme. In Consiglio comunale a Padova maggioranza per la tutela, opposizione per la legge

Giovedì 22 Giugno 2023 di Alberto Rodighiero
Figli con due mamme

PADOVA - L'intervento della Procura sulla registrazione anagrafica delle famiglie arcobaleno polarizza il consiglio comunale.

Da un lato, infatti, la maggioranza si schiera compatta con il sindaco Sergio Giordani. Il centrodestra, invece, difende a spada tratta il lavoro dei magistrati.


DEMOCRATICI
«Quella di Giordani è una scelta di civiltà, di buonsenso e di rispetto, fatta per garantire i diritti e la felicità di tutte le famiglie padovane ha commentato il consigliere del Partito democratico Pietro Bean Di questa situazione ne soffriranno soprattutto i bambini e le bambine, le cui famiglie e le cui identità sociali rischiano di non essere riconosciute alla pari delle altre. È una discriminazione che avviene peraltro in un contesto normativo incerto dove il nostro sindaco e tanti altri primi cittadini, di diverso colore politico, hanno agito con grande senso di responsabilità. IL governo ha gravissime colpe politiche per quello che sta succedendo. La circolare ministeriale dello scorso marzo ha spinto questo indirizzo e da mesi la destra sta conducendo una campagna di disinformazione e di attacco brutale alle famiglie arcobaleno».


COALIZIONE
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Coalizione civica. «Si sta giocando una battaglia ideologica sulla pelle dei bambini ha commentato, infatti, la consigliera arancione Chiara Gallani E anche sulla pelle dei genitori, delle mamme, di intere famiglie, di nonni, zii, e delle comunità di cui fanno parte. Voglio ringraziare il sindaco e l'assessora Benciolini che hanno riconosciuto questi diritti e che ci rappresentano».


LISTA GIORDANI
«Bisogna lavorare per trovare soluzioni più protettive anche per questi bambini ha detto, poi, il capogruppo della lista Giordani Luigi Tarzia oggi esiste un vuoto legislativo e invito tutte le forze politiche a provvedere. Diversamente dovranno essere ancora i sindaci a farsi carico di queste nuove relazioni affettive anche stando fuori dal perimetro della normativa vigente».
«Confermo il mio sostegno al sindaco su questo tema ha spiegato, invece, il "giordaniano" Simone Pillitteri Una sentenza così retroattiva, che va a modificare la vita quotidiana di bambini di già sei anni, è indubbiamente un danno. Capisco che si debbano far rispettare le nuove leggi nazionali, ma il problema sono proprio queste leggi che, in quanto leggi, non sono assolute, ma si possono modificare».


LA LEGA
Ad andare giù duro contro il primo cittadino provvede però il centrodestra. «La legge non asseconda i propri desideri o le proprie esigenze. Il sindaco ha il dovere etico, politico e deontologico di osservare le leggi vigenti senza deroghe ha tuonato, infatti, la capogruppo della Lega Eleonora Mosco Non si può parlare di vuoto normativo perché il quadro giuridico è chiaro e si diventa genitori per rapporto biologico o per adozione. Il potere normativo non dipende dall'ideologia o da evocazioni di carattere sociologico come vorrebbe Giordani. I rappresentati istituzionali e i sindaci hanno il dovere etico, politico e deontologico di osservare le leggi vigenti senza deroghe o mistificazioni di sorta».


FRATELLI D'ITALIA
«Non sta al sindaco colmare i "vuoti legislativi" che sono prerogativa esclusiva del Parlamento ha concluso il consigliere di Fratelli d'Italia Enrico Turrin Giordani, in quanto ufficiale di governo, deve attenersi ai principi dell'ordinamento e non piegarli in base alla propria ideologia politica. In questo modo compie un atto grave che lede il principio di leale collaborazione tra le istituzioni».

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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